Stop al massimo ribasso, riduzione delle stazioni appaltanti, premio alle imprese che denunciano la corruzione, dibattito pubblico. Sono alcuni dei cardini della delega sugli appalti approvata in seconda lettura dal Senato e che torna ora alla Camera per il via libera definitivo. Cgil Cisl Uil esprimono soddisfazione per un provvedimento “frutto di un lungo e articolato confronto tra sindacato e vari livelli istituzionali e politici”. L'auspicio è che “tale metodo prosegua anche alla Camera e che il testo venga confermato e rafforzato nei suoi contenuti”. Si tratta, infatti, di un provvedimento che “può far fare un deciso passo avanti verso la legalità e verso la maggior tutela dei lavoratori impegnati in un settore nel quale - come tanti fatti di cronaca ci hanno mostrato - la corruzione e la mancanza di regole precise ha portato a gravi distorsioni e irregolarità. Inoltre, valutiamo positivamente anche la riduzione delle stazioni appaltanti, così come le misure ivi contenute volte a favorire una maggiore trasparenza nelle pratiche di subappalto”. Il provvedimento infatti prevede la riduzione drastica del numero delle stazioni appaltanti per limitare al massimo i casi di corruzione. Presso l'Anac verrà istituito un albo nazionale dei commissari di gara che sarà a disposizione delle stazioni appaltanti italiane. Quando queste dovranno indire una gara chiederanno all'Anac i commissari necessari per comporre la commissione. E l'Anac gliene darà più nomi di quelli richiesti affinché si possa fare un sorteggio.
Il Paese, concludono i sindacati confederali, “ha bisogno di autentiche riforme per tornare a crescere, per sconfiggere il malaffare e per dare servizi veramente efficienti ai cittadini”.