A 14 anni dalla morte del giuslavorista Marco Biagi, assassinato dalle Nuove Brigate Rosse il 19 marzo 2002 a Bologna, sono tante le iniziative e le cerimone organizzate per ricordarlo. Anche la Cisl qualche giorno fa ha organizzato un incontro con gli studenti di una scuola di Imola ,al quale ha partecipato anche la vedova di Biagi, Marina Orlandi. Tornando a quei terribili momenti, la Orlandi ha ricordato come il marito, dopo che la scorta gli fu revocata, temeva per la sua vita. “ Ne parlammo anche la sera precedente l'assassinio - ha raccontato ai ragazzi - e si chiedeva e mi chiedeva se doveva lasciare il lavoro che stava portando avanti, cosa che non accettava, e io capendo il suo stato d'animo gli risposi che doveva andare avanti perché la società ne aveva assolutamente bisogno". Ecco, anche per questo, come ha detto Sergio Marchionne pochi giorni fa, il modo migliore per ricordare il suo sacrificio è continuare ad essere riformisti. Per la Cisl resta un grande insegnamento il suo, ed una figura di riferimento nell’approccio alle grandi questioni ancora aperte del mondo del lavoro.