Giovanni Battista Viotti è stato di gran lunga il più importante musicista piemontese del periodo classico. Nato nel 1755 a Fontanetto Po, nei pressi di Vercelli, la sua vita potrebbe diventare materia di un romanzo. Dopo essersi formato a Torino assieme a Gaetano Pugnani, viaggiò in tutto il mondo: fu attivo alla corte di Versailles fino a che i rivoluzionari non lo indussero a cambiare aria per salvarsi il collo, suonò e visse praticamente in tutta Europa, era un virtuoso di rara eccellenza, ma anche un celebrato compositore, era ammirato da Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Joseph Haydn e fu apprezzato anche da Johannes Brahms, si impegnò come impresario, insegnante e persino in qualità di comdi merciante di vini. Morì infine a Londra nel 1824. Musicalmente è stato un innovatore, proiettato già verso lo stile romantico, e ha inventato l’archetto moderno, che infatti porta il suo nome ed è tuttora in uso. Fu pure il principale artefice della nascita del mito del liutaio cremonese Antonio Stradivari, contribuendo a renderlo celebre in tutto il mondo: fu infatti tra i primissimi artisti a esibirsi con i suoi strumenti a Parigi, a Londra e presso le principali corti europee, e in tutto ne possedette una dozzina. Malgrado il suo ruolo rilevante nella storia della musica, il nome di Viotti è ancora troppo poco conoscuto, ma forse le cose stanno per cambiare.
In occasione del duecentesimo anniversario della sua morte, la Fondazione Viotti e i soci fondatori – Città di Vercelli, Fondazione CRV e Camerata Ducale – hanno fortemente voluto celebrarlo con la mostra "VIOTTI E STRADIVARI. La ricerca della perfezione", che si terrà al Polo Espositivo Arca di Vercelli dal 13 aprile al 2 giugno 2024. È la prima esposizione in assoluto dedicata al musicista, la cui arte merita di essere diffusa il più possibile. Ideata e curata dall’instancabile Guido Rimonda, che da anni si adopera senza risparmio per far conoscere il musicista piemontese, e grazie all’allestimento hi-tech realizzato da Heritage, l’esposizione si articola su diversi registri ed è concepita come mostra immersiva con installazioni multimediali, grandi schermi, proiezioni a parete, esperienze interattive, effetti sonori, giochi di luce e musiche ad alta definizione. Sarà anche un’occasione unica per ammirare una preziosa selezione di violini Stradivari appartenuti a Viotti. Infine, all’interno della Cappella Pettenati attigua alla Chiesa di San Marco, è stato ricostruito un laboratorio in cui scoprire i segreti di questa nobile arte, alla presenza di liutai e archettai. Come spiega lo stesso Rimonda, «la mostra è il primo omaggio a due grandi autori che hanno reso onore all’Italia in tutto il mondo.
Uno, Stradivari, già noto e celebrato, l’altro, Viotti, in piena fase di riscoperta e meritevole di ogni attenzione. Se pensiamo che un secolo fa il nome di Antonio Vivaldi era praticamente sconosciuto, allora Viotti potrebbe presto essere un nuovo Vivaldi».
Durante il periodo della mostra, si terranno anche diversi concerti del XXVI Viotti Festival presso il Teatro Civico di Vercelli, con la partecipazione di solisti di fama internazionale, tra i quali Guido Rimonda (sabato 13 aprile), Nikolaj Szeps-Znaider (mercoledì 17 aprile), Kerson Leong (sabato 20 aprile) e Uto Ughi (domenica 28 aprile), ai quali si unirà il Quartetto Goldmund (mercoledì 24 aprile), che suona quattro strumenti Stradivari appartenuti a Niccolò Paganini. Tutti gli artisti si esibiranno con preziosi strumenti, Stradivari e Guarneri del Gesù, ed eseguiranno almeno un’opera di Viotti, il che è raro nel mondo concertistico.
Ai sette concerti che fanno parte delle celebrazioni viottiane, sarà affiancato anche un ricco calendario di eventi collaterali che comprende spettacoli teatrali, rievocazioni storiche, conferenze, workshop, presentazioni, visite ai luoghi viottiani e concerti face to face. Siccome l’esperienza di visita è pensata come un evento, saranno previsti slot di prenotazione per evitare code e sovraffollamenti e garantire così una buona fruizione dell’esposizione. Le prenotazioni sono possibili sul sito https://viottistradivari.it/.