di Silvia Boschetti
È stato rinnovato il contratto nazionale del turismo con la Confesercenti. Interessati circa 300mila dipendenti da imprese del comparto turistico ricettivo alberghiero e all’aria aperta, del settore pubblici esercizi, della ristorazione collettiva e commerciale, stabilimenti balneari, alberghi diurni, agenzie di viaggio e turismo associate a Confesercenti. Ci sono voluti cinque anni e una trattativa complessa per giungere all’intesa siglata da Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs con le associazioni di categoria. Nel dettaglio sono stati sottoscritti tre verbali di rinnovo - pubblici esercizi, alberghi e campeggi, agenzie di viaggio - tra le federazioni sindacali di categoria e Fiepet/Fiba, Assohotel/Assocamping e Assoviaggi, una impostazione voluta per evitare fenomeni di dumping tra le diverse discipline contrattuali esistenti. Ammonta a 100 euro l’aumento per i dipendenti da pubblici esercizi, stabilimenti balneari e alberghi diurni; è di 88 euro l’incremento per i dipendenti da alberghi e complessi turistico ricettivi all’aria aperta e dalle agenzie di viaggio e turismo con decorrenza dal 1 gennaio 2018. Per il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini ”la nostra priorità è quella del contrasto al dumping contrattuale ed alla concorrenza sleale, nell’interesse delle imprese e dei lavoratori di un settore che rappresenta un importante pilastro dell’economia italiana”. Secondo Fabrizio Ferrari, segretario nazionale della categoria, ”l’intesa definisce un immediato riscontro economico ai lavoratori per i quali viene definito un sistema di flessibilità contrattata che valorizza la professionalità del lavoro stagionale”.
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