Al termine di tre anni, costellati da diverse iniziative di mobilitazione e sciopero, le aziende ed sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs hanno finalmente raggiunto l’intesa per il rinnovo del contratto nazionale del comparto turistico (Industria turistica e Tour operators aderenti a Confindustria.
In busta paga a regime andranno 88 euro medi suddivisi in tre tranches: 48 euro a partire da novembre, ulteriori 28 euro ad agosto 2017 e 12 euro a gennaio 2018 per il personale delle grandi catene alberghiere e degli altri comparti. Per il personale dei tour operators saranno invece 38 euro a novembre 2016, 40 euro a novembre 2017 e 10 euro a gennaio; una differenza giustificata dal difficile andamento del comparto che ha risentito pesantemente delle vicende internazionali. E' quanto annuncia una nota sindacale.
Confermata la funzione della contrattazione integrativa di secondo livello, in assenza della quale le aziende dovranno riconoscere a novembre 2017 l'elemento economico di garanzia del valore medio di 140 euro. Per il mercato del lavoro, l'intesa stabilisce il tetto massimo del 20% nel ricorso al lavoro a tempo determinato a cui è riconosciuto il diritto di priorità per le successive assunzioni; quanto alla somministrazione a tempo determinato, il limite è fissato al 18%.
Per le organizzazioni sindacali nazionali di categoria si tratta di un risultato importante che premia la tenacia e la responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori, dei delegati e delle federazioni sindacali territoriali. “Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs esprimono soddisfazione per un risultato negoziale non scontato, ottenuto con fatica e grazie alla mobilitazione delle lavoratrici e lavoratori, che saranno ora chiamati ad esprimersi nel merito della sintesi raggiunta nelle assemblee di consultazione che si terranno nelle prossime settimane nei luoghi di lavoro” si legge in un comunicato sindacale unitario diramato nei luoghi di lavoro.
“Si tratta di un ulteriore importante passo verso la ’normalizzazione’ di un settore che ha vissuto una stagione difficile e inedita da un punto di vista della contrattazione nazionale” prosegue la nota congiunta.
Le tre sigle auspicano infine “che questo rinnovo possa rappresentare un precedente - che si aggiunge al rinnovo siglato nel 2014 con le associazioni imprenditoriali Federalberghi e Faita Confcommercio - utile ad invertire una pericolosa tendenza in uno dei più importanti e strategici settori della nostra economia, il turismo, che vede ancora interi comparti, a partire da quello dei pubblici esercizi, privi di un contratto collettivo nazionale di lavoro”.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)