In vista del rinnovo contrattuale per le telecomunicazioni, Cgil, Cisl e Uil lavorano a una piattaforma comune.
Aumentare la qualità del lavoro, investire sulle competenze degli addetti e mettere al centro la sfida tecnologica. Sono questi i tre perni su cui ruota il documento unitario.
"In un settore quale quello delle Tlc che può e deve essere trainante per lo sviluppo economico e sociale del Paese attraverso quanto previsto dall’Agenda Digitale e dai piani europei - spiegano i sindacati - queste non possono essere vinte perseguendo la deregolamentazione e lo sfruttamento delle risorse e delle persone ma sviluppando una competizione basata sulla qualità del fattore lavoro, su quella della qualità del servizio reso ai clienti, sulla capacità di innovazione di processo e di prodotto che richiedono sempre più sviluppo ed aggiornamento continuo delle professionalità e un maggiore coinvolgimento dei lavoratori e degli imprenditori".
Secondo Cgil, Cisl e Uil è necessario sviluppare un quadro di Relazioni Industriali che consenta di superare le criticità emerse in tema di sistema contrattuale, confermando la validità del contratto nazionale di lavoro "quale strumento di regolazione generale del lavoro, di salvaguardia del potere di acquisto delle retribuzioni e redistribuzione della ricchezza prodotta per l’insieme delle aziende dove non si realizzi la contrattazione di secondo livello".
Le sfide da affrontare derivano da una competizione sempre più globale e mercati sempre più aperti, da un livello di innovazioni tecnologiche che richiedono sempre maggiori investimenti, da un aumento dei volumi prodotti accompagnati da una riduzione significativa dei ricavi determinata da modifiche regolatorie e da dinamiche concorrenziali.