L’avevano annunciata più di un mese fa i sindacati di categoria Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil e ora la manifestazione nazionale dei lavoratori tessile-abbigliamento, a sostegno del rinnovo del contratto di lavoro, si farà. L’appuntamento è per mercoledì 21 a Milano davanti la Camera del lavoro (corso di Porta Vittoria, 43) a partire dalle ore 10,30 dove interverranno i segretari generali di Femca Cisl, Angelo Colombini, Filctem Cgil, Emilio Miceli e Uiltec Uil, Paolo Pirani. Durante la manifestazione si terrà anche l’assemblea dei delegati per decidere come procedere in questa vertenza che interessa oltre 420 mila lavoratori.
La ripresa delle trattative, sperata dai sindacati dopo le due giornate di sciopero organizzate il 18 e il 21 novembre con altissime adesioni e manifestazioni in tutte le regioni, non è avvenuta e quindi le federazioni di categoria hanno deciso di indire la manifestazione nazionale.
La rottura delle trattative con Smi-Confindustria era avvenuta alla fine di ottobre quando i sindacati hanno ritenuto “inaccettabile e da rispedire al mittente” la posizione dell’associazione degli imprenditori di non anticipare più gli aumenti sui minimi contrattuali sulla base di previsioni, ma di pagarli “ex post”.
I sindacati sono preoccupati anche perché le richieste normative presentate allora dalla controparte sono tutte incentrate a comprimere diritti ai lavoratori e a ridimensionare il ruolo negoziale dei sindacati territoriali e delle rsu.
Ad oggi i sindacati hanno deciso il blocco degli straordinari, delle flessibilità e di interrompere qualsiasi trattativa legata all’organizzazione del lavoro, sia a livello aziendale che territoriale.
“Chiediamo che sia trovata una soluzione autonoma sul salario che abbia costi certi ma aumenti economici concordati - afferma Angelo Colombini, segretario generale Femca Cisl -. Inoltre serve garantire un secondo livello contrattuale capace di rispondere sia al bisogno delle imprese che dei lavoratori”.