Prosegue la protesta di medici, veterinari e dirigenza sanitaria per il contratto. "Sciolte le Camere, chiusa con nessuna attenzione alla sanità pubblica la legge di bilancio, avviata la campagna elettorale in un tripudio di promesse non finanziate, il contratto continua a segnalare un non pervenuto". Cosi' in un comunicato i sindacati Anaao Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN, Federazione Veterinari e Medici, Fassid (Aipac, Aupi, Simet, Sinafo, Snr, Cisl Medici, Fesmed, Anpo- Ascoti, Fials medici, Uil Fpl coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica e veterinaria.
"Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria - si legge nel comunicato - mantengono lo stato di agitazione e, in aggiunta a quanto già previsto, a partire dal 22 gennaio 2018, confermeranno in tutte le aziende sanitarie: il rifiuto individuale scritto di effettuare orario aggiuntivo al debito contrattuale al di fuori di quello preventivamente e formalmente concordato; la precedenza nell'orario contrattuale all'espletamento delle attività diagnostiche e terapeutiche rispetto a quelle burocratico amministrative; l'attenzione rigorosa al rispetto della normativa sull'orario di lavoro; la richiesta di godimento delle ferie arretrate; la richiesta di recupero degli straordinari accumulati e non remunerati e la messa in mora delle Regioni rispetto alla Sentenza della Corte Costituzionale che impone di rinnovare i contratti al personale".
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