Nuovo contratto nazionale per oltre un milione di dipendenti dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva, commerciale e del turismo, dei bar, dei ristoranti e delle tavole calde, dei fast foods, delle pasticcerie, delle mense, degli spacci aziendali e delle aziende di fornitura di pasti preparati e mense, prevalentemente in regime di appalto. In arrivo per questi lavoratori ci sono cento euro. A più di quattro anni e mezzo dalla scadenza è stato siglato con le associazioni imprenditoriali di settore Fipe, Angem e le rappresentanze delle cooperative italiane Lega Coop Produzione e Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative e Agci il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto nel 2013.
Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. Per il segretario nazionale Davide Guarini ”il confronto serrato con le rappresentanze imprenditoriali del settore ha consentito di definire un nuovo impianto contrattuale per oltre un milione di lavoratori che potranno beneficiare di un importante aumento economico e del potenziamento degli interventi di welfare ma anche alla formazione professionale”. Ma non solo. ”Il nuovo assetto del contratto nazionale di lavoro dei pubblici esercizi, della ristorazione collettiva, commerciale e turismo - ha aggiunto il segretario generale della categoria cislina Pierangelo Raineri - riqualifica un settore dalle forti potenzialità occupazionali anche attraverso il sistema della flessibilità contrattata e un mercato del lavoro che apre ai giovani con l’istituto dell’apprendistato”.
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