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Contratti

Pubblico impiego e metalmeccanici, a settembre la ripresa dei negoziati

E' venuto il momento di "sanare un'ingiustizia" e il Governo è pronto a "mettere più denari" per i rinnovi contrattuali nella P.a, dopo "sette anni senza aumenti di stipendio". Questo l’annuncio del premier Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei ministri (tenuto il 29 luglio) che ha approvato in via definitiva un nutrito "pacchetto" di decreti attuativi della riforma Madia, tra cui anche lo Sblocca opere. L'apertura di Renzi, con un’inversione a U rispetto alla linea tenuta negli ultimi mesi, suggerisce un atteggiamento quasi concertativo. Sui rinnovi dà forza a una trattativa appena iniziata e che riprenderà dopo la pausa estiva: "Si aprirà una stagione nuova nei rapporti con i dipendenti della pubblica amministrazione" ha annunciato ma avverte: "sia chiaro che chi lavora in P.a deve essere premiato e chi fa il furbo va punito". I sindacati apprezzano l'uscita del premier e soprattutto il passaggio sulle risorse: "La cifra nella legge di stabilità è poco più che simbolica", ammette Renzi (sono 300 i milioni stanziati nell'ultima manovra). Cgil, Cisl e Uil in corso esprimono soddisfazione per le parole del premier. Un plauso giunge anche dal numero uno della Cisl Fp, Giovanni Faverin, che sottolinea: ora "vogliamo contratti dignitosi". Sempre sul fronte P.a. diventano legge "quattro" provvedimenti targati Madia.

"E' una buona notizia che il Presidente del Consiglio abbia annunciato la disponibilità del Governo ad aumentare le risorse per i contratti pubblici". Interviene la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan. "La Cisl darà il proprio contributo per cambiare la Pubblica Amministrazione, valorizzando la professionalità e la partecipazione dei lavoratori - prosegue. Non c'è altra strada che la contrattazione per rinnovare il pubblico impiego e modernizzare i servizi, senza per questo fare sconti a quei pochi dipendenti pubblici che non fanno il proprio dovere" conclude la Furlan.

Anche il negoziato per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici slitta inevitabilmente a settembre. I sindacati intanto, che arrivano da oltre 20 ore di scioperi complessive, da aprile ad oggi, si stanno preparando a nuove mobilitazioni che spingano Federmeccanica a fare marcia indietro rispetto alla volontà di erogare incrementi salariali solo per quei lavoratori sotto il salario minimo di garanzia, lasciando che per tutti gli altri sia la contrattazione aziendale a decidere degli aumenti in busta paga. La "diplomazia" comunque non abbandonerà il campo e resterà al lavoro anche in agosto, per cercare di trovare una soluzione e riaprire la discussione a settembre con un respiro nuovo. Confindustria intanto ribadisce la sua linea di non-intervento. "Abbiamo una federazione di settore e rispettiamo la sovranità di Federmeccanica. Li stiamo seguendo passo dopo passo. Ora lasciamoli lavorare. Ma i sindacati, insistono: "Il contratto non va in ferie - avverte il segretario generale della Fim-Cisl Marco Bentivogli. "Gli scioperi stanno andando bene - prosegue il sindacalista - e da maggio Federmeccanica non ha dato nessun segnale, per questo faremo una valutazione su come continuare a settembre" per arrivare ad avere il nuovo contratto nazionale"

( 5 agosto 2016 )

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