Intesa sull’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto del settore Gas-Acqua che coinvolge circa 48 mila lavoratori. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno dato l’ok alla piattaforma che ora sarà valutata nelle assemblee dei lavoratori. I delegati sindacali si incontreranno ancora il 12 dicembre per perfezionare l’intesa da sottoporre poi alle associazioni datoriali (Anfida, Assogas, Anigas, IGas e Utilitalia).
Il prossimo incontro servirà, in particolare, anche a confrontarsi sugli importi degli incrementi salariali per il triennio 1° gennaio 2019 - 31 dicembre 2021, che faranno riferimento all’accordo interconfederale siglato il 26 luglio, con la conferma dei due livelli di contrattazione, quello nazionale (Tem e Tec) e quello integrativo aziendale.
“Le nostre proposte hanno l’obiettivo prioritario di procedere in tempi brevi verso il rinnovo del contratto - afferma Nora Garofalo, segreteria nazionale Femca Cisl - tenendo anche ben presente il difficile quadro politico e normativo che ci si pone davanti”.
“L’applicazione del codice degli appalti (art.177 D.Lgs. 50/2016) - prosegue la Federazione - con l’esternalizzazione dell’80% delle attività non assegnate per mezzo di gara e la parcellizzazione del settore idrico paventata dal PdL AC. 52 e AC. 773 (ddl Daga), getterebbero infatti incertezza sulla stabilità occupazionale e sulla qualità del servizio, senza considerare i rischi per la sicurezza dei cittadini”.
Sul welfare la volontà è quella di costruire un percorso di unificazione dei fondi previdenziali presenti nella categoria, per i quali si richiede, inoltre, un incremento della quota datoriale di contribuzione con l’ipotesi di un aumento maggiorato per i giovani che risultano i più penalizzati dalle riforme pensionistiche.
Su salute e sicurezza, tra le richieste, emerge quella di prevedere per i Rlsa un libretto formativo che registri la partecipazione ai moduli formativi e che sia riconosciuto in tutte le aziende dei diversi settori contrattuali. Necessario per il settore costituire un organismo paritetico nazionale a livello settoriale, per il completamento dell’attività congiunta in tema di salute, sicurezza e ambiente. Importante anche affrontare la questione dell’invecchiamento attivo per ciò che riguarda gli aspetti di salute e sicurezza, allo scopo di analizzare e trovare soluzioni migliorative dell’ambiente di lavoro, delle modalità organizzative, degli orari.
Sul capitolo appalti viene ribadita che le attività distintive rimangano all’interno delle aziende del settore e si richiede l’allargamento delle tutele contrattuali a tutti i lavoratori delle imprese appaltatrici, con riferimento ai diritti, alla sicurezza e alla formazione.
Per quanto riguarda l’occupazione, soprattutto giovanile, e il mercato del lavoro, l’attenzione dovrà indirizzarsi verso la lotta alla precarietà attraverso l’inserimento di vincoli stretti all’utilizzo degli strumenti di flessibilità in entrata, privilegiando i contratti di apprendistato professionalizzante. I livelli occupazionali dovranno essere incrementati anche attraverso il controllo e il contenimento dell’orario di lavoro. Il sensibile aumento dell’età media con elevata esperienza di professionalità e il contemporaneo rischio di uscita dal mondo del lavoro rivelano l’utilità della costituzione di un nuovo fondo di solidarietà, a gestione condivisa, quale strumento di supporto all’occupazione, attraverso forme di riqualificazione e fasi di formazione mirata.