Giornata da ricordare per il settore poligrafici che oggi, dopo ben 10 anni, ha visto rinnovato il contratto nazionale di lavoro. In questi anni la difficoltà a rinnovare il contratto è stata legata soprattutto al ridimensionamento delle testate locali, alla crisi della carta stampata ed ai processi di digitalizzazione che hanno caratterizzato il settore con conseguente eccedenza della forza lavoro e utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Il segretario generale della Fistel Cisl, Vito Vitale "ritiene positivo il risultato raggiunto dalle delegazioni unitarie che hanno saputo trovare il giusto equilibrio tra le esigenze salariali dei lavoratori e le necessarie riorganizzazioni a garanzia dell’occupazione e della sostenibilità delle imprese. Come FISTel Cisl - aggiunge - ci auguriamo che le assemblee dei lavoratori comprendano lo sforzo effettuato e diano il mandato alle Segreterie Nazionali per lo scioglimento positivo della riserva. Nei prossimi anni conclude Vitale, il sindacato nel confronto con le controparti, deve salvaguardare i livelli occupazionali, condividere il processo di riconversione professionale, garantire l’inserimento di nuove figure specializzate e costruire un fondo di previdenza complementare più virtuoso nella filiera contrattuale della carta, stampa ed editoria.
L’incremento salariale mensile è sensibile, 100 Euro complessivi a regime, di cui più del 50% da subito (da aprile 2018 45 al 7°liv + 10 sulla polizza Sanitaria + 20 da aprile 2019 e 25 da novembre 2019) ed incide sugli istituti. "Quando si sottoscrive un’intesa con la presenza di armonizzazioni e ridimensionamento di alcuni contenuti come maggiorazioni salariali, interventi su orari o flessibilità - spiega Gigi Pezzini, segretario nazionale Fistel Cisl - non è mai facile garantire la comprensione delle ragioni e delle condizioni di difficoltà presenti nel settore, da parte dei lavoratori.
Affrontando le sfide future con responsabilità, rinnovando il contratto nazionale e salvaguardando il potere d’acquisto dei salari, pur in una condizione di profondi mutamenti economici ed organizzativi, è stata la vera sfida contrattuale da sostenere. L’impegno unitario delle organizzazioni sindacali, delle strutture territoriali e della delegazione negoziale - aggiunge Pezzini - deve essere improntato innanzitutto all’esposizione dei contenuti del rinnovo sostenendo a pieno le ragioni per ottenere la comprensione e l’approvazione nelle Assemblee sui luoghi di lavoro favorendo - infine - il dibattito di merito sui risultati ottenuti nel contesto complessivo della situazione di settore".
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