Salta il negoziato tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti e le associazioni imprenditoriali Anip Confindustria, Legacoop Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Unionservizi Confapi e Agci, per il rinnovo del contratto nazionale applicato ai circa 600mila dipendenti da imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi, scaduto il 30 aprile 2013.
I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione e un pacchetto di 8 ore di sciopero a livello nazionale. Inaccettabili per le sigle Cgil Cisl Uil, a 46 mesi dalla scadenza del contratto nazionale, le proposte imprenditoriali sul salario, sul trattamento economico della malattia, sul cambio di appalto (con la definizione del concetto di discontinuità per evitare l’applicazione dell’art. 2112 del Codice Civile e il trasferimento del personale nella successione e/o sostituzione tra imprese appartenenti alla stessa Ati, Rti, Consorzio, subappaltatori, ecc. senza prevedere la disapplicazione del contratto a tutele crescenti, come invece concordato in precedenza) e sulle condizioni di lavoro per i nuovi assunti.
”Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil unitamente alle delegazioni trattanti, hanno denunciato l’impossibilità a proseguire nel confronto, aggiungendo che oltre alla forma, anche i contenuti di merito delle tematiche presentate non permettevano di portare la trattativa ad un esito positivo” spiega un comunicato sindacale unitario. ”Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti - conclude il documento congiunto - non intendono accettare che un negoziato aperto da quasi 4 anni sia sottoposto ad una pregiudiziale che attacca i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di un settore che negli ultimi anni di crisi ha visto continui tagli sugli orari di lavoro e sulle retribuzioni”.