Mentre i riflettori restano puntati sulla trattativa contrattuale tra Federmeccanica e sindacati, con meno clamore, Fim, Fiom e Uilm si incontreranno mercoledì con Unionmeccanica-Confapi per il rinnovo del contratto in scadenza al 31 ottobre. Le imprese hanno espresso alcune disponibilità su formazione professionale, inquadramento, salute e sicurezza, sanità integrativa. Nel contempo hanno avanzato richieste di flessibilità in materia di contratti a termine e utilizzo delle collaborazioni. Sul salario invece hanno posto il problema del recupero dell'inflazione a consuntivo e hanno insistito fortemente per un allineamento dei costi complessivi del contratto rispetto all'intero settore.
Per il segretario nazionale Fim Cisl, Nicola Alberta, "è positivo che si accelerano le trattative per un rinnovo in tempi rapidi. Ma questo non può significare che si accantonino alcuni aspetti o che ci si limiti a risposte parziali. Il contratto deve qualificarsi sulla formazione, sul welfare, sul rafforzamento della contrattazione nei luoghi di lavoro e sul territorio, e sulla piena tutela del potere d'acquisto dei salari. Se si va in questa direzione e si valorizza il lavoro, si realizzano le condizioni per il rilancio della piccola e media industria del nostro Paese".