Al via il nuovo contratto aziendale per gli 11.430 dipendenti Luxottica, azienda leader nel settore dell’occhialeria.
L’accordo che coinvolge tutti i lavoratori che operano negli stabilimenti di Agordo, Cencenighe, Sedico, Pederobba, Rovereto, Lauriano e nella sede di Milano, è stato firmato dai vertici della società, dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e dalle Rsu del gruppo. L’intesa, valida fino a giugno 2022, integra il contratto nazionale dell’occhialeria con misure che riguardano non solo gli aspetti economici, ma anche l’organizzazione del lavoro, la partecipazione diretta dei dipendenti alla vita aziendale tramite specifici comitati e nuovi strumenti digitali, un piano di azionariato diffuso, un nuovo premio di risultato, oltre a novità nell’ambito del sistema di welfare aziendale del gruppo, già tra i più innovativi.
Tra i punti più importanti la stabilizzazione a tempo indeterminato a partire dal mese di luglio di 1.150 lavoratori somministrati attraverso la gestione della flessibilità produttiva, che prevede l’inserimento di lavoratori con contratti di part time incentivato a otto ore nei sette mesi di maggiore attività, e a sei ore nel rimanente periodo.
“Il rinnovo - spiegano le segreterie sindacali nazionali - è avvenuto in un contesto caratterizzato da almeno due elementi di assoluta novità: il processo di fusione fra Luxottica ed Essilor, che ha dato vita al più grande gruppo mondiale dell’occhialeria ed il massiccio ingresso in azienda di nuove tecnologie che determinano l’esigenza di una diversa organizzazione del lavoro”. Due processi, sottolineano Filctem, Femca, Uiltec, che necessitano di un diverso ruolo dei lavoratori con un loro maggior coinvolgimento attraverso articolati processi di partecipazione.
“Un obiettivo largamente raggiunto dall’accordo - affermano i sindacati - giunto al termine di una trattativa lunga e complessa, che però ha portato risultati nel loro insieme straordinari”.
Nel dettaglio l’accordo prevede la stabilizzazione a tempo indeterminato di 1.150 lavoratori somministrati, già a partire dal 1° luglio; l’adozione di sistemi di partecipazione strategica ed organizzativa; una diversa organizzazione del lavoro; una nuova politica di riconoscimento e miglioramento della condizione soggettiva dei lavoratori agendo sul ben stare in fabbrica; una rinnovata e diffusa politica di formazione indirizzata ad investire i processi aziendali in vari ambiti; il rilancio del welfare aziendale; il rafforzamento di una politica di premi a obiettivi che vede un sempre maggior coinvolgimento dei lavoratori con un premio massimo di 3mila euro; la costituzione del Comitato Aziendale Europeo. “Tutti risultati significativi - concludono i sindacati - frutto di un confronto serrato con l’azienda”. I sindacati sono soddisfatti in particolar modo perché sono riusciti, in un clima di grande incertezza generalizzato, a dare un futuro certo e stabile a 1.150 lavoratori che a breve usciranno dalla precarietà e avranno un posto di lavoro a tempo indeterminato.
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