Femca-Cisl, Filctem-Cgil, Uiltec-Uil, riuniti a Bologna, hanno dato il 'via libera' all'ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto del settore delle lavanderie industriali, il sistema industriale integrato di beni e servizi tessili, medici e affini
(oltre 20mila i lavoratori interessati, dipendenti da un migliaio di piccole e medie imprese), scaduto il 30 giugno 2015. Ora la parola spetta alle assemblee dei lavoratori, che si concluderanno il prossimo 28 luglio.
Oltre alla richiesta di aumento salariale di 102 euro, nel campo delle normative i sindacati puntano al miglioramento del sistema di relazioni sindacali, di informazione e di partecipazione, oltre al miglioramento qualitativo della contrattazione di 2° livello. Sul capitolo del welfare contrattuale, Filctem, Femca, Uiltec chiederanno alle imprese l'impegno a una
maggiore informazione per i non iscritti al Fondo di previdenza integrativa e iniziative per favorirne l'iscrizione. Mentre sul Fondo sanitario si richiede un adeguamento del contributo a vantaggio di tutti i lavoratori.
Inoltre i, sindacati chiedono di ampliare i compiti e gli strumenti di Ebli (l'ente bilaterale costituito nel 1999 da Assosistema e dai sindacati) e ritengono fondamentale il tema dell'inquadramento professionale dei lavoratori che considerano uno dei punti qualificanti del contratto nazionale. Infine, il miglioramento dei diritti individuali dei lavoratori, a cominciare proprio dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.