A distanza di una manciata di ore dal rinnovo contrattuale per le imprese pubbliche che si occupano di raccolta rifiuti, è stato siglato anche il rinnovo per gli addetti delle aziende private igiene ambientale aderenti a Fise-Assoambiente, contratto scaduto dal 31 dicembre 2013. Ne danno notizia Fp Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel, precisando che lo sciopero previsto per il 13 e 14 luglio per il momento è sospeso, non revocato. Il protocollo d'intesa con Fise-Assoambiente prevede la decorrenza dal 1 luglio 2016, sino al 30 giugno 2019, e riguarda i 40 mila lavoratori delle aziende private del settore, che, insieme a quelli delle aziende pubbliche, raggiungono i 90 mila addetti circa.
"Esprimiamo soddisfazione per il grande successo conseguito, che è merito della compattezza dei lavoratori e dell'ostinazione dei sindacati", con queste parole Antonio Piras, Segretario generale della Fit-Cisl, commenta la firma dell'intesa per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei servizi ambientali delle imprese pubbliche da parte di Fp Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel e Utilitalia.
Il nuovo contratto avrà durata sino al 30 giugno 2019 in sostituzione di quello scaduto il 31 dicembre 2013.
L’intesa raggiunta dopo una lunga trattativa - tre giorni praticamente ininterrotti al tavolo e oltre 30 mesi di negoziazioni in varie tappe - consente di affrontare meglio la complessa fase di riorganizzazione del settore dei Servizi Pubblici ambientali che, per effetto dei decreti collegati alla Legge Madia, sarà presto sottoposto alla regolazione di una Autorità Indipendente (l’attuale Autorità per l’Energia il Gas e il Sistema Idrico).
"Si tratta - spiega il segretario generale della Fit - non solo del rinnovo ma anche dell'implemento delle tutele del ccnl anche alla luce del Jobs Act, della trasformazione del settore e delle accresciute esigenze di tutela ambientale. Il comparto sarà da oggi più competitivo in un mercato che ormai si è aperto da diversi anni. Per questo il sindacato ha messo tutto il suo impegno per arrivare a questa firma, per allineare il ccnl agli altri contratti industriali, a partire dall'aumento dell'orario di lavoro. In cambio abbiamo ottenuto un nuovo modello di tutele, anche alla luce delle novità introdotte dal Jobs Act. In particolare verranno mantenute le garanzie sui licenziamenti individuali date dalla precedente normativa, l'articolo 18, prevedendo quindi il reintegro in caso di licenziamento illegittimo".
Una tappa importante per le Parti sociali, lavoratori ed imprese, nel percorso di recupero di competitività sui territori e di efficienza nella gestione dei servizi alle comunità.
Conclude Piras: "Ringraziamo l'Anci per il ruolo svolto a favore di questo rinnovo e auspichiamo entro le prossime ore una soluzione positiva anche con Fise-Assoambiente".
LE PRINCIPALI NOVITA’
La parte economica prevede un incremento di 70 euro dei minimi a regime oltre che 20 euro su una specifica voce indennitaria non parametrata; altri 30 euro sono destinati agli istituti di welfare contrattuale; 200 euro di una tantum per la copertura economica della vacanza contrattuale.
Il welfare contrattuale viene rafforzato anche prevedendo un Fondo di settore per accompagnare difficili processi di razionalizzazione aziendale; si modifica l’orario di lavoro, che passa dalle attuali 36 a 38 ore, vengono ribassate le maggiorazioni per lo straordinario diurno; adottata una revisione del sistema classificativo per favorire una maggiore flessibilità operativa; previsto un impegno a definire un sistema contrattuale di contenimento dell’assenteismo.
Strumenti che, nel complesso, costituiscono il bilanciamento per incrementare la produttività ed evitare un trasferimento dei costi sui cittadini. Una sfida che le imprese hanno inteso raccogliere confidando sull’impegno anche delle stesse organizzazioni sindacali.