Approvata la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale del settore Energia e Petrolio che interessa oltre 37mila lavoratori. L’assemblea dei delegati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil ha dato ampio consenso ai contenuti del documento che si inserisce in un contesto economico di generale ripresa industriale del settore.
“In virtù di uno scenario positivo nel complesso e in progressivo consolidamento - affermano i segretari generali dei tre sindacati Emilio Miceli, Nora Garofalo e Paolo Pirani - crediamo che il tavolo delle trattative potrà rispondere alle nostre migliori aspettative sul rinnovo, sempre contando su un modello di relazioni industriali dinamico e qualificato”.
Per quanto riguarda l’aspetto economico i sindacati propongono un aumento complessivo di 150 euro al livello 4.3, un incremento dei minimi ed un aumento delle indennità per i turni disagiati.
Chiesto anche un aumento delle quote contributive a carico delle aziende per il fondo di assistenza sanitaria integrativa Fasie e quello di previdenza complementare Fondenergia.
In tema di diritti, viene caldeggiata l’istituzione di una Commissione che monitori e favorisca azioni volte alla prevenzione e al contrasto degli abusi sulle donne. Si richiede inoltre di promuovere indagini sugli strumenti di conciliazione vita-lavoro (telelavoro, part-time, smartworking). A proposito di sperimentazioni, si evidenzia la necessità di istituire la figura del “disability manager”, una funzione aziendale che renda l’ambiente lavorativo idoneo per l’inserimento delle persone con disabilità.
La piattaforma individua nella valorizzazione di un modello partecipativo condiviso tra azienda e sindacati la carta vincente per migliorare competitività, efficienza e redditività.
I rappresentanti dei lavoratori dovranno essere maggiormente e preventivamente coinvolti nella definizione di programmi di formazione continua, privilegiando forme di apprendimento innovativo e più efficace, nonché percorsi formativi trasversali per il graduale reinserimento delle lavoratrici dopo la maternità. In tal senso, ogni lavoratore dovrà essere dotato di un libretto formativo e dovrà poter far riferimento a un delegato aziendale alla formazione.
Su versante salute, sicurezza e ambiente l’obiettivo dei sindacati è continuare a percorrere la strada già tracciata (si registra un abbassamento sensibile dei casi di infortunio e di malattie professionale nel settore) in un’ottica migliorativa ed estensiva, rafforzando ancor più la cultura della sicurezza, della prevenzione e del rispetto dell’ambiente.
L’attenzione all’occupazione è inserita fra le priorità, con particolare riguardo a quella giovanile. I sindacati chiedono inoltre che siano conservate le tutele occupazionali in casi di cessione individuale di contratto o passaggio interaziendale.
E' intenzione combattere la precarietà, mediante l’inserimento di vincoli stretti all’utilizzo degli strumenti flessibili in entrata privilegiando i contratti di apprendistato professionalizzante.
Il sindacato propone inoltre alla controparte la previsione di un terzo fondo di settore per il sostegno al reddito, finalizzato alla gestione di strumenti per l’anticipo pensionistico, per il ricambio generazionale e lo scambio di competenze, per il riconoscimento del disagio da attività gravose e usuranti, per la riduzione dell’orario di lavoro e per progetti formativi.