Ieri a Roma, nella sede dell'Agis, la Federazione dello Spettacolo dal vivo (Federvivo), insieme a Platea, Aidap, Ancrit, Antac, Astra, Isp, ossia le associazioni di categoria della prosa e della danza, hanno firmato con le segreterie generali e nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil il rinnovo dei contratti collettivi nazionali dei dipendenti dei teatri e degli artisti, tecnici e amministrativi scritturati. Gli accordi, spiega una nota di Agis, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil "recepiscono l'evoluzione legislativa in materia di lavoro e introducono elementi normativi fortemente innovativi che potranno garantire maggiore competitività alle imprese, migliorando capacità produttiva, efficienza organizzativa, crescita occupazionale, tutela dei lavoratori". Sul fronte economico, previsto un aumento delle retribuzioni che, a regime nel 2020, sarà pari al 12%. Il rinnovo dei due contratti, si legge nella nota "giunge in un momento estremamente delicato non solo per il contesto politico nazionale, ma anche perché in queste settimane le commissioni consultive del Mibact stanno valutando le istanze per il finanziamento a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo ex dl 27 luglio 2017: in vista delle assegnazioni, che senz'altro vedranno nuovi auspicati ingressi di soggetti della musica, prosa, danza e circo, il rischio molto concreto è che le imprese ricevano dallo Stato meno risorse rispetto allo scorso anno, ancorché la dotazione Fus è la medesima, proprio nel momento in cui Teatri e Compagnie si accollano uno sforzo straordinario per rilanciare le funzioni del settore e l'occupazione".