Via libera al rinnovo del contratto della cooperazione per il settore della pesca, che prevede un aumento del 2% dei salari fermi dal 2010, per i 29 mila lavoratori coinvolti, di cui 20 mila soci lavoratori. Lo fa sapere l’Alleanza Cooperative che lo ha firmato insieme ai sindacati, nel precisare che è stato trovato un giusto compromesso tra redditività delle imprese e salvaguardia dei salari. "Dopo due anni di negoziati - commenta l’Alleanza - siamo finalmente riusciti a raggiungere un’intesa su un testo in grado di interpretare al meglio l’articolazione di un comparto con tante figure professionali e diversi mestieri di pesca". Il rinnovo, siglato ieri in tarda serata da Agci Agrital, Federcoopesca-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca-Uil, prevede un aumento medio del minimo monetario garantito del 2% annuo, da applicare alla pesca a strascico, a quella con volanti e agli imbarcati con oltre 140 giornate lavorative. Tra le novità più importanti, la maggior tutela delle imprese di piccole dimensioni soprattutto della piccola pesca, più esposte alle fluttuazioni di mercato e alle restrizioni introdotte dalla politica comune della pesca; per queste è prevista una retribuzione commisurata alle giornate effettive di pesca. Per le imprese di medie dimensioni, il criterio è sempre quello delle giornate effettive, con l’introduzione di un importo minimo di salvaguardia pagato mensilmente. Confermato e potenziato il sistema di welfare contrattuale, che riconosce interventi economici in caso di malattie e infortunio.