Scatta lo stato di agitazione per tutti i lavoratori del settore energia e petrolio con la sospensione di ogni forma di straordinario e un pacchetto 8 ore di sciopero. A proclamare la mobilitazione nazionale i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil dopo alcuni incontri avuti con la controparte per il rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre scorso.
Per i sindacati “è grave e inaccettabile il comportamento mantenuto dalle parti datoriali al tavolo della trattativa teso protrarre ingiustificatamente la conclusione del rinnovo del contratto del settore, non riconoscendo le norme condivise e le prassi consolidate previste dall’accordo interconfederale Cgil, Cisl, Uil con Confindustria del 9 marzo 2018, e disconoscendo, dunque, il modello contrattuale proprio del settore e che ha contraddistinto il rinnovo precedente”.
Incomprensibile anche la richiesta di procedere ad un’ulteriore verifica economica, relativa al triennio precedente.
“Il comportamento di Confindustria Energia - sottolineano i sindacati - è inaccettabile e non condivisibile anche alla luce dei positivi andamenti economici che già dal 2017 in questo settore stanno registrando e confermando la loro positività per tutto il prossimo triennio”.