Dal 1° luglio 2016 cambia la natura del rapporto di lavoro per il personale destinato a missioni umanitarie nazionali e internazionali alle dipendenze di Medici Senza Frontiere Onlus. Lo comunica la Fisascat Cisl nazionale, insieme alle federazioni territoriali e regionali di categoria di Roma e del Lazio ed alle rappresentanze sindacali, che ha siglato con la direzione dell’associazione umanitaria internazionale l’accordo sull’applicazione del contratto collettivo nazionale del commercio, distribuzione e servizi Confcommercio. Nel merito l’intesa, in deroga al Jobs Act, disciplina la durata superiore a 36 mesi dei contratti di lavoro subordinato a tempo determinato anche avviati da società, associazioni o cooperative costituite o da costituire, controllate o partecipate da Msf. In caso di prima esperienza di missione umanitaria e comunque non oltre i primi 12 mesi del rapporto di lavoro, il personale sarà inquadrato al V Livello. Msf riconoscerà inoltre un adeguato recupero delle energie psicofisiche mediante i riposi compensativi considerate le caratteristiche dell’attività svolta, non misurabile o predeterminabile. Soddisfatto il sindacato. “L’accordo consente di estendere le tutele previste dalla contrattazione nazionale per i lavoratori subordinati anche al personale impiegato nelle missioni umanitarie di Medici Senza Frontiere finora inquadrato con contratto di collaborazione coordinata e continuativa” ha dichiarato il segretario nazionale della categoria Ferruccio Fiorot. “Un passaggio importante e non così scontato – ha aggiunto il segretario generale della Fisascat Cisl Roma e Lazio Carlo Costantini – Con l’intesa ferie, permessi, Tfr e assistenza sanitaria integrativa divengono diritti esigibili per tutti i lavoratori della onlus Medici Senza Frontiere, quotidianamente impegnata nelle operazioni di salvataggio anche nel Mediterraneo e nelle missioni umanitarie a sostegno delle popolazioni colpite da guerre, epidemie, malnutrizione o catastrofi naturali”.