Raggiunta l’intesa per il rinnovo del contratto dell’industria chimica-farmaceutica che coinvolge oltre 176mila addetti in più di 2.700 imprese. L’accordo, siglato tra i sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e le associazioni imprenditoriali Federchimica e Farmindustria, arriva sei mesi prima della scadenza a conferma della validità del sistema di relazioni industriali tra le parti.
“Con questo accordo - affermano i segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Emilio Miceli, Nora Garofalo, Paolo Pirani - abbiamo tutelato il potere d’acquisto dei lavoratori in un momento di bassa crescita del Paese sottraendolo alla sola misura dell’inflazione. Abbiamo, così, posto le premesse per uno sviluppo concreto dell’economia nazionale attraverso la parte di industria che rappresentiamo. È un’intesa - continuano - che rispecchia a pieno i contenuti dell’accordo interconfederale firmato lo scorso 9 marzo”.
“ Questa firma - sottolinea Garofalo - dà avvio al primo contratto nazionale di lavoro che dà applicazione a quanto previsto dal recente Accordo Interconfederale, e lo fa introducendo forti innovazioni”.
Per quanto riguarda il salario da luglio 2018 è confermato l’Edr (elemento distinto del reddito) di 22 euro a cui si aggiungeranno altri 9 euro da gennaio 2019 derivanti dalle verifiche del passato contratto.
L’intesa prevede un aumento medio sui minimi di 97 euro (categoria D1) divise in 4 tranche: 1° gennaio 2019 di 30 euro; 1° gennaio 2020 di 27 euro; 1° luglio 2021 di 24 euro; 1° giugno 2022 di 16 euro. Inoltre, è stato deciso l’aumento di 1 euro per i turni notturni.
Sul versante sicurezza nei siti produttivi, caratterizzati dalla presenza di più aziende (comprese le aziende appaltatrici) sarà costituito il coordinamento dei Rlssa (rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza) diretto da un rappresentante della azienda prevalente nel sito industriale.
Per far fronte al sempre più dirimente problema dell’invecchiamento del personale e favorire un adeguato ricambio generazionale il nuovo contratto prevede, oltre al fondo Tris - tramite accordi di 2° livello - la possibilità di una riduzione dell’orario di lavoro per i lavoratori più anziani favorendo l’ingresso di giovani.
Sul tema dell’innovazione e dell’avanzamento (Industria 4.0) è previsto che nella contrattazione di secondo livello si possano determinare nuovi profili professionali e nuovi inquadramenti specifici che tengano conto dei nuovi ruoli che si andranno a creare in azienda.
In merito alle politiche familiari, viene introdotta la possibilità di fruire dei congedi parentali ad ore. I permessi per malattia del figlio tra i 3 e gli 8 anni, inoltre, passano da 5 a 6 giorni.
Spazio, poi, al confronto su specifiche tematiche attraverso la costituzione dell’Osservatorio nazionale della Farmaceutica, che si occuperà di gestire i profondi cambiamenti che hanno investito l’informazione scientifica e di valorizzare il ruolo strategico e centrale degli operatori del settore.
La parola ora passa ai lavoratori che nelle assemblee daranno la loro valutazione del contratto.
Leggi l’approfondimento di Sara Martano domani su E-dicola Conquiste Tabloid