Intesa raggiunta per il rinnovo del contratto nazionale cemento, calce e gesso, che interessa a 10mila lavoratori e porta aumenti di 90 euro a livello medio in tre anni. Lo annunciano Filca Cisl, FenealUil, Fillea Cgil parlando di "un buon risultato". L’intesa con Federmaco è stata raggiunta nella serata del 24, un mese in anticipo rispetto alla scadenza contrattuale del 31 dicembre 2015. Si tratta del primo contratto nel settore delle costruzioni.
L’accordo, secondo i segretari nazionali di Feneal Uil, Filca e Fillea, Fabrizio Pascucci, Riccardo Gentile e Marinella Meschieri, "rafforza il sistema dei diritti d’informazione, la gestione degli appalti, il demansionamento e il welfare integrativo, nonchè il potere di acquisto dei lavoratori". Gli incrementi saranno di 40 euro dal primo dicembre 2016, di 30 euro dal primo dicembre 2017 e di 20 euro dal primo ottobre 2018. Sono stati inoltre adeguati gli istituti della sanità integrativa, che sarà estesa a tutti i lavoratori, della previdenza complementare e c’è stato un incremento dell’indennità per lavoro notturno del 2%. "Attenzione particolare - aggiungono i sindacalisti - è stata data ai temi della legalità, alla sicurezza e alla formazione" per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), al diritto allo studio anche per la partecipazione a corsi universitari, ai congedi non retribuiti nei casi di disturbi comportamentali patologici. Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro avrà vigenza dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2018.
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