Nola come Pomigliano. Anche nel polo logistico campano arrivano i contratti di solidarietà. L’accordo tra sindacati e azienda è stato raggiunto oggi: “Tutti i 284 lavoratori saranno interessati - spiega il segretario regionale della Fim campana Raffaele Apetino - con una riduzione complessiva della percentuale di orario di lavoro al 53%, migliorativa rispetto anche a Pomigliano, sconfessando ancora una volta chi riteneva che il sito di Nola era un contenitore vuoto senza prospettiva, dove i lavoratori erano abbandonati a se stessi”. La cassa integrazione per i lavoratori di Nola sarebbe scaduta il prossimo 12 luglio. “Come Fim - dice Apetino - continueremo la nostra azione sindacale e monitoreremo attraverso verifiche trimestrali il pieno e completo rilancio del polo logistico di Nola, come parte integrante del progetto di rilancio dei siti del gruppo Fca”. Soddisfatto anche il segretario nazionale della Fim Ferdinando Uliano: “In questi anni in molti avevano dato per perso lo stabilimento Fca di Nola con i suoi 289 lavoratori. La Fim Cisl con determinazione e caparbietà non ha mai mollato i lavoratori di Nola e ha sempre insistito per individuare anche per questo stabilimento un futuro”. La prossima mossa è già in calendario: ”Abbiamo portato i contratti di solidarietà a Pomigliano, lo abbiamo fatto per Nola e nei prossimi giorni - assicura Uliano - porteremo il lavoro e i contratti di solidarietà anche alla Pcma di Napoli. Il prossimo nostro obiettivo sarà, entro il 2018, avere in tutti e tre gli stabilimenti campani tutti i lavoratori completamente impiegati”.