I sindacati di categoria dei trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo non parteciperanno all'incontro convocato per oggi pomeriggio alle 16.30 da Assaereo, l'associazione datoriale cui aderisce Alitalia, con all'ordine del giormo il nuovo contratto di lavoro dei dipendenti di Alitalia. è questa la decisione comunicata nella tarda serata di ieri dalle quattro sigle in una lettera inviata ad Assaereo e , per conoscenza , ai ministri delle Infrastrutture e. Trasporti, delllo Sviluppo economico e del Lavoro, rispettivamente, Graziano Delrio, Carlo Calenda e Giuliano Poletti. La condizione per far ripartire il comfronto, affermano, è il ritiro del regolamento aziendale che la compagnia applicherebbe dal primo marzo prossimo in assenza di un rinnovo del contratto. "In relazione alla convocazione ricevuta vi confermiamo che riteniamo, anche a seguito dell'incontro avuto ieri sera - scrivono i sindacati in riferimento alla riunione di lunedì al Mit - con il Governo, che prima di riprendere un confronto avente oggetto il '' Rinnovo del contratto'' sia indispensabile che si rimuova il tema del ''Regolamento aziendale'' che dovrebbe entrare in vigore il primo di marzo.Diamo la nostra disponibilità, più opportunamente in sede governativa, ad un confronto sul tema Rinnovo contratto avendolo rimosso da ogni azione unilaterale".
I vertici di Alitalia si sono incontrati ieri in mattinata al ministero dello Sviluppo economico con il ministro Carlo Calenda, L’incontro ha fatto seguito alla riunione di lunedì sera fra governo e sindacati durante la quale l’esecutivo si è impegnato a mediare sulla questione relativa al contratto. All’incontro erano presenti il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, la viceministra Teresa Bellanova e l’a.d. di Alitalia Cramer Ball. Dal Governo, secondo quanto si apprende, sarebbe arrivata la richiesta all’azienda di ritirare la decisione unilaterale di applicare dal primo marzo un Regolamento aziendale al posto del contratto collettivo.
"Abbiamo riscontrato - ha detto Antonio Piras segretario generale Fit Cisl - una grande disponibilità del governo. Lo sciopero di giovedì 23 per ora resta confermato, a breve il governo convocherà l'azienda. Se l'Alitalia retrocederà su tutto saremo disponibili a revocare lo sciopero".
"Il governo - ha concluso Piras - ci ha detto che il piano industriale gli sarà presentato entro la prima settimana di marzo".
Nei giorni scorsi, dagli uffici legali delle segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl, è stata inviata ad Alitalia una diffida al rispetto della contrattazione collettiva vigente e di tutti gli accordi sindacali siglati e non disdettati.
Non c'è, scrivono i legali, "alcuna ragione di carattere giuridico né tantomeno sindacale per limitare l'efficacia delle disposizioni contrattuali in essere fino al 28 febbraio 2017, dovendosi necessariamente applicare il complesso degli accordi preesistenti fino alla sottoscrizione di un nuovo contratto collettivo, anche in ragione dell'obbligazione assunta con i singoli lavoratori al momento della sottoscrizione del contratto individuale che richiama espressamente la contrattazione collettiva di settore, gli accordi sul trattamento economico del personale proveniente dal gruppo Alitalia in A.s. ed Airone e tutte le prassi in essere, rispetto ai quali Alitalia Sai ha assunto obbligazione specifica sia nei confronti delle parte sindacali che dei singoli lavoratori al momento della cessione dell'azienda". La decisione di escludere l'applicazione degli scatti di anzianità, sottolineano ancora i legali, "è illegittima, in quanto incide su diritti già quesiti dai lavoratori, esigibili dal 1° gennaio 2017 ma già maturati al 31 dicembre 2016 e determina, altresì, un ingiustificato trattamento differenziato e discriminatorio tra i lavoratori che la scrivente organizzazione sindacale non può assolutamente avallare, in assenza peraltro di impegni specifici dell'azienda al ripristino degli stessi".
Per tutte le ragioni esposte, rilevano i legali dei sindacati, "invitiamo e diffidiamo l'azienda a far cessare le condotte unilaterali tuttora perpetrate, per le quali è stata già specificamente sanzionata dal Giudice del lavoro di Civitavecchia che con decreto n. 5408 del 20 ottobre 2016, nel quale il Tribunale ha evidenziato la natura antisindacale e, pertanto, illegittima della condotta aziendale volta a screditare l'immagine e la reputazione dei rappresentanti dei lavoratori mediante azioni unilaterali".
Nello stesso tempo, concludono, "si conferma la volontà delle nostre assistite di proseguire il confronto e la discussione sui contenuti del Ccnl e del Ccal nell'ambito di procedure di confronto, ispirate alla correttezza ed alla buona fede, nel quadro delle regole, delle procedure e delle relazioni sindacali costruite congiuntamente negli accordi collettivi citati".