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Beni culturali e turismo

Ales Spa, a giugno busta paga più pesante per i 700 dipendenti della società

Buone notizie per i 700 dipendenti della Ales Spa, la società in house del ministero dei Beni Culturali e del Turismo. A due mesi dalla sottoscrizione del nuovo integrativo - che ha durata triennale, con decorrenza retroattiva dal 1 ° gennaio 2014 fino al dicembre 2016 - la direzione aziendale ha approvato il Bilancio Societario 2014, confermando quanto convenuto nella contrattazione decentrata in ordine al pagamento del salario variabile con le spettanze del mese di giugno.

Il trattamento accessorio era stato ripristinato il 15 aprile scorso con il rinnovo del contratto integrativo aziendale siglato tra le federazioni sindacali di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e UIltucs e la direzione di Ales S.p.A. - che ha ridefinito i nuovi parametri di qualità e del sistema di valutazione anche ai fini dell’erogazione del salario variabile. Il 95% dell’importo complessivo di 250mila euro verrà suddiviso tra i lavoratori con una anzianità di servizio di almeno 36 mesi al 31 dicembre 2014; il restante 5% sarà corrisposto sulla base del criteri della qualità della prestazione. Con la mensilità del mese di giugno verrà riconosciuto anche un bonus di anzianità di 25 euro ai lavoratori con 14 anni di lavoro alle spalle inquadrati al V livello come anche ai lavoratori assunti nel 2011 provenienti dalle aziende Mirabilia, Cofely e Sma. Operativo anche l’adeguamento retributivo al IV livello salariale - con decorrenza 1° gennaio 2014 - per gli addetti alla manutenzione del verde ed alla digitalizzazione ed informatizzazione degli archivi.

Il nuovo integrativo è intervenuto anche sul sistema di relazioni sindacali, sul welfare aziendale e sulla formazione professionale. In tema di mercato del lavoro, al fine di favorire la stabilizzazione dei contratti, l'intesa ha ridotto a 30 mesi il termine stabilito dalla Legge per la trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. L’accordo ha introdotto inoltre anche norme per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con la possibilità di usufruire del congedo parentale ad ore. Soddisfazione in casa Fisascat per una intesa che ha restituito dignità ai lavoratori del comparto rispondendo anche alla necessità di incrementare il salario correlandolo alla produttività ed alla redditività aziendale.

"Crediamo si tratti di un ottimo risultato per gli addetti che operano quotidianamente nelle attività di valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale italiano e di supporto agli uffici tecnico - amministrativi del Mibact” ha dichiarato il segretario organizzativo della Fisascat Rosetta Raso."Con la corresponsione del salario variabile e dei trattamenti accessori si cominciano a raccogliere i frutti di una contrattazione decentrata rinnovata dopo quasi due anni di confronto - ha concluso la Raso - Anche puntare sulla leva della formazione professionale contribuirà a riqualificare il settore attraverso l’accrescimento delle competenze e ad intervenire dunque sulla qualità dei servizi prestati".

( 15 giugno 2015 )

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