Raggiunto e siglato in Comune a Piombino (Livorno) l’accordo tra Cevital e sindacati nazionali e territoriali di Fim, Fiom e Uilm che consentirà il via libera definitivo all’acquisizione della ex Lucchini da parte del gruppo algerino.
Oggi le assemblee in fabbrica con i lavoratori, al termine delle quali è subito previsto il referendum che si concluderà poi alle 12 di domani. La firma arriva dopo i tre giorni di trattative della settimana scorsa al Mise durante i quali sono stati messi a punto i principali punti dell’accordo che riguarda i 2.200 lavoratori delle acciaierie piombinesi.
Le acciaierie cambieranno nome in Aferpi, acronimo di Acciaierie e Ferriere Piombino. L’assunzione dei 2.200 sarà progressiva e, utilizzando anche gli ammortizzatori sociali, si concluderà entro il novembre del 2016.
Ma il cuore di Piombino resterà legato all’acciaio, "complice" il piano di bonifica dell’intera area e lo sviluppo portuale, che ha avuto una spinta quando poteva sembrare a portata di mano l’opportunità di smantellare la Costa Concordia che poi ha finito la sua vicenda a Genova. Adesso l’attenzione è tutta rivolta verso la road map occupazionale che prevede la riassunzione graduale dei 2.200 operai: per alcuni di loro i tempi sono brevi e potranno cambiare la scritta sulla tuta da lavoro da Lucchini a Aferpi. Per gli altri servirà qualche mese in più e l’impiego di ammortizzatori sociali.