Roma, 29 apr. (askanews) - Le Fondazioni italiane potrebbero 'adottare' fino a 20mila rifugiati ucraini, con un progetto da far diventare operativo in poche settimane e che darebbe un contributo concreto alla catastrofe umanitaria che stiamo vivendo. È la proposta lanciata da Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Guido Carli, alla vigilia della celebrazione del premio che sarà assegnato il 6 maggio a 13 eccellenze italiane.
"Ognuna delle ottomila fondazioni senza scopo di lucro esistenti in Italia si impegni a provvedere da qui a qualche giorno alle spese quotidiane dei nuclei familiari trasferitisi nel nostro Paese (nella norma una mamma e due figli) in fuga dalla guerra esplosa in Ucraina: potrà essere alleviata così la complicata quotidianità di donne e bambini già profondamente segnati dal dramma che si sono lasciati alle spalle. Basterà rivolgersi ad uno degli Enti che si occupano di solidarietà", è l'appello della presidente Liuzzo ai vertici di tutte le altre fondazioni italiane.
L'idea giunge a pochi giorni dalla celebrazione della tredicesima edizione del Premio Guido Carli, in programma venerdì 6 maggio alle 17,30 nella sala Petrassi dell'Auditorium Parco della Musica. Un'edizione straordinaria, insignita della medaglia del presidente della Repubblica, perché ad essere premiati non saranno solo imprenditori ed economisti, ma talenti del mondo del cinema, dello sport, della dipolomazia e dell'arte. Trai premiati, secondo quanto trapelato, ci saranno il generale Francesco Paolo Figliuolo; Mariangela Zappia, Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti; Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato; Alberta Ferretti, stilista.