Roma, 16 lug. (askanews) - "Il dissenso di Conte è su temi reali. Le dimissioni del Presidente Draghi sono state una grave drammatizzazione. E ha fatto bene il Capo dello Stato a respingerle e rinviarlo in Parlamento. La crisi è sociale non di Palazzo. E il Movimento, con tutti i suoi limiti, ha tentato di affrontare alcuni di questi nodi". Così, Stefano Fassina, Deputato LeU, in un'intervista a Il Manifesto.
"Chi oggi ricatta il M5S sul futuro dell'alleanza - sostiene Fassina - deve riconoscere la fondatezza delle questioni poste e insieme lavorare per un'agenda di risposte credibili alla crisi sociale. Le elezioni ora non convengono all'Italia. Ma non sarebbe utile neppure andare avanti ancora accrescendo il distacco con le fasce più deboli che vogliamo rappresentare".
Alla domanda sull'unirsi al coro che chiede al premier di ripensarci, Fassina risponde: "Mi unisco alle voci delle forze sociali, del M5S e di chi nel Pd chiede una svolta sul versante sociale. Vedo difficile una ricomposizione della vecchia maggioranza. Nel mio piccolo, lavoro per una saldatura delle forze progressiste su un'agenda comune che tenga conto dei punti fondamentali contenuti nella lettera di Conte al premier", conclude l'intervista Fassina.