Somma Vesuviana, 4 giu. (askanews) - "Sulle materie prime non dobbiamo dimenticare un grande problema che è il prezzo dei beni alimentari. In particolare il grano, dove ci sono 30 milioni di tonnellate bloccate nei porti ucraini dalle navi da guerra russe. Quello che noi stiamo facendo è lavorare affinché la Russia sblocchi l'export di grano nei porti ucraini perché in questo momento che il grano non va solo nei porti o in generale nei mercati europei, senza quel grano rischiamo che scoppiano nuove guerre in Africa". A dirlo è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine di una visita a Somma Vesuviana (Napoli). Per il ministro c'è il rischio di "instabilità politica, proliferazione di organizzazioni terroristiche e colpi di Stato. Questo è quello che può produrre la crisi di grano che stiamo vivendo e lo dico da ministro degli Esteri".
"Noi martedì faremo una prima sessione di dialogo con i paesi del Mediterraneo sulla sicurezza alimentare e lavoreremo con tutti i partner insieme alla Germania alla Turchia alla Francia e tanti altri, per arrivare all'obiettivo di sbloccare le quantità di grano che devono uscire dall'Ucraina in un momento storico nel quale le famiglie non possono sostenere aumenti del costo dell'energia, le industrie l'aumento dei costi dei materiali e in tutto il mondo l'aumento del costo del grano e quindi del pane", spiega Di Maio, per il quale "la guerra mondiale del pane è già in corso e dobbiamo fermarla e Putin deve venire al tavolo e raggiungere prima possibile un accordo di pace che passa anche per un accordo sul grano come un accordo sul cessate il fuoco", conclude il ministro.