Se non è pace è certamente disgelo tra Italia e Francia, dopo il duro scontro sulla questione migranti e in particolare sulla vicenda della nave Aquarius. Il premier italiano è arrivato oggi all’Eliseo per l’incontro con Macron con una doppia proposta. Nel breve periodo, una riforma del trattato di Dublino per la riassegnazione degli immigrati che arrivano in Europa. Nel lungo periodo l'istituzione di hotspot gestiti dall'Ue nei Paesi africani d'origine - non solo la Libia ma anche quelli sahariani, come il Niger - per chiudere la rotta verso il Mediterraneo tutelando, al tempo stesso, le vite dei migranti. Per Paesi d'origine Palazzo Chigi intende anche quelli che rappresentano tappe nevralgiche per i viaggi dei migranti verso l'Europa, proprio come Niger e Libia.
L’approccio di Conte ha trovato il favore di Macron, che in conferenza stampa ha sottolineato: ”La Ue è mancata su migranti e zona Euro. Servono riforme per affrontare le sfide". Secondo Macron, la Francia, come l'Italia, deve gestire questa crisi migratoria, dando risposte insieme. ”"Dobbiamo adottare risposte europee, non ci possono essere risposte nazionali. Speriamo di andare avanti con i partner europei nei prossimi mesi su una riforma profonda delle regole di Dublino per una migliore responsabilità e divisione dei migranti”. Per l’inquilino dell’Eliseo occorre ”rafforzare la cooperazione già avviata con i paesi di transito dei flussi migratori per meglio proteggere le persone e favorire missioni delle nostre agenzie per l'asilo sulla sponda Sud del Mediterraneo”. Ma anche ”rafforzare Frontex e riformare il regolamento di Dublino.
Conte da parte sua ha ribadito: ”Il regolamento di Dublino deve cambiarie, l'Italia è contraria e sta preparando una proposta propria che non vede l'ora di condividere con gli altri partner in vista di formalizzarla alla prossima presidenza Ue austriaca”. Il neo presidente del Consiglio ha poi annunciato un vertice Italia-Francia in autunno a Roma: ”Un'occasione per rafforzare la cooperazione”. E soprattutto chiudere le polemiche di questi giorni sul caso Aquarius. Afferma Conte: ”Ci sono stati dei giorni un po' turbolenti, è stato un momento di particolare tensione per l'Italia, nostro primo obiettivo è stato mettere in sicurezza la nave e le persone sulla nave. Abbiamo offerto subito il nostro supporto logistico, e abbiamo gestito un momento di difficoltà con la massima determinazione. Con Macron c'è una perfetta intesa, c'è stata una telefonata in cui ci siamo perfettamente chiariti”.
Il disgelo è considerato un risultato ”win win” e dà ad entrambi l'opportunità di un confronto, anche serrato, non solo sul bollente dossier migranti. Del resto, anche a Palazzo Chigi erano consapevoli che non andare a Parigi sarebbe stata un'occasione persa.
Il caso è chiuso, assicura Conte. Certo gli attacchi francesi dei giorni scorsi sono stati decisamente duri e sopra le righe - tanto da far inarcare il sopracciglio anche al Quirinale - ma Macron si è smarcato assicurando di non aver mai pronunciato le parole incriminate. Quei due aggettivi, "cinica e irresponsabile", rivolti all'Italia nel giorno in cui Salvini ha annunciato la chiusura dei porti.
”Con l'Italia è arrivato il tempo della distensione”, ha precisato Macron per sgombrare il campo da ulteriori dubbi, aggiungendo di aver ”sempre difeso la necessità di una maggiore solidarietà europea con il popolo italiano”.
Intanto dalla commissione Ue è arrivata la proposta di impegnare 8,9 miliardi di euro del budget del sevizio europeo per l'azione esterna 2021-2027 sulle questioni migratorie.