Il dibattito sul Mezzogiorno e sull’Italia a due velocità esca dal recinto delle polemiche diventando determinante per la crescita del Paese. E’ su questa prospettiva che il segretario generale della Cisl di Puglia Basilicata, Giulio Colecchia, si è soffermato alla vigilia dell’inaugurazione della Fiera del Levante a Bari quando il premier Matteo Renzi svelerà i contenuti del Masterplan annunciato dopo l’allarme lanciato dal Rapporto Svimez. "Ci aspettiamo che il Presidente del Consiglio non ci parli solo di Mezzogiorno ma di Paese all’interno del quale c’è anche il Mezzogiorno, e renda evidente l’intenzione del governo di recuperare nelle sue strategie l’intera unità del sistema Italia. Abbiamo bisogno di realizzare un vero coordinamento tra le regioni ed è il Governo che deve assumersi questo ruolo. Così come la realizzazione di strutture o ministeri per il Sud rafforzerebbe solo l’idea di un suo isolamento". La Cisl spera in un intervento chiaro del premier non solo sulle opere da realizzare che prevedrà il Masterplan, cosa indispensabile per far ripartire investimenti e lavoro, ma una visione strategica più ampia e non duale, come quella che ci ha consegnato questa estate il rapporto Svimez. L’augurio è che Renzi non proponga solo un elenco di opere da realizzare ma confermi l’idea di quella scelta politica, più diffusa e coerente, che ha annunciato durante Direzione del suo partito, perché il Masterplan, se non inserito nel quadro strategico delle politiche nazionali, non funzionerà. A cominciare dalle infrastrutture "che sono - spiega Colecchia - un elemento fondamentale per colmare il divario italiano". La vicenda del Freccia Rossa da e per Milano che si ferma a Bari, però, manifesta una propensione a non sanare questo gap. La Cisl crede che consentire a cittadini e aziende che operano nella parte più lontana della Puglia, vedi il Salento, di potere utilizzare anche l’alta capacità sia una battaglia di primaria importanza soprattutto perché consente alla Puglia e alla Basilicata di legarsi alle regioni che guardano all’Europa.
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