Come ogni 2 agosto si rinnova a Bologna, la memoria della Strage della stazione dove nel 1980, morirono 85 persone per una bomba. La cerimonia di quest’anno, 36/o anniversario, si aprirà anche con la soddisfazione di aver ottenuto l’approvazione definitiva del reato di depistaggio, una delle richieste storiche dell’associazione dei familiari delle vittime e portata alla Camera dal presidente Paolo Bolognesi, eletto, nel 2013, deputato con il Pd. Alle 8.30 si è tenuto, in Comune, un incontro con i familiari al quale parteciperà, in rappresentanza del Governo, il sottosegretario alla presidenza Claudio De Vincenti. Dopo il corteo è sfilato per via Indipendenza per raggiungere la stazione dove alle 10.25, l’orario dello scoppio della bomba, è stato osservato un minuto di silenzio.
"La strage di Bologna era iscritta in una strategia che mirava a destabilizzare le istituzioni e la sua matrice è stata accertata dalle conclusioni giudiziarie - scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato a Paolo Bolognesi. Permangono ancora domande senza risposta e la memoria è anche sostegno - conclude - a non dimettere gli sforzi per andare avanti e raggiungere quella piena verità, che è premessa di giustizia".
"La Cisl non dimentica le vittime della strage di Bologna di 36 anni fa. Dobbiamo essere uniti contro ogni forma di terrorismo". Scrive sulla pagina Facebook della Cisl nazionale la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Anche se sono stati compiuti molti passi avanti sul perché di questa tristissima vicenda, bisogna ancora fare chiarezza su quanto accaduto per giungere finalmente alla verità e fare così giustizia. Lo dobbiamo alle tante vittime di quella strage terribile, alle loro famiglie, alla città di Bologna, ai feriti, molti dei quali portano i segni di un atto folle ed inqualificabile nel corpo e nello spirito".