Ancora paura la scorsa notte nelle zone terremotate del Centro Italia per la scossa 4.8 con epicentro nel Maceratese. Aumentano le richieste di sopralluoghi, mentre si lotta per ricostruire borghi e paesi colpiti dal sisma. Ma si contano i nuovi disagi dovuti alla pioggia e al fango nelle tendopoli: così ad esempio a Norcia, mentre c’è ancora chi dorme in auto. Boldrini nelle zone del sisma: Ricostruzione una sfida per il Paese. Renzi incalza l’Ue, mentre da Legambiente si apprende che quasi il 90% delle scuole è costruito senza criteri antisismici.
Si chiama Casa Italia, il progetto del Governo per mettere in sicurezza il Paese, "e lo trasformeremo in un dipartimento di Palazzo Chigi". Lo ha spiegato il premier Matteo Renzi nel suo intervento al Politecnico di Milano. "Per la prima volta Palazzo Chigi mette in piedi una struttura tecnica - ha aggiunto il premier - che deve andare oltre tutti i governi, deve mettere ordine tra i dati, anche quelli del passato in modo sinergico". "Giocare insieme e fare di questo tema un tema politico - ha concluso - è la scommessa di questo post terremoto".
Inoltre venerdì "il Consiglio dei Ministri approverà un altro Decreto Legge sul terremoto che snellirà ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia. I soldi ci sono, la volontà anche. Ricostruiremo tutto. A cominciare dalla Chiesa di San Benedetto, patrono d’Europa". Lo ribadisce il premier che ha invocato anche l'unità delle forze politiche per affrontare il momento di difficoltà superando “polemiche e divisioni”.
Intanto "Cgil, Cisl e Uil delle Marche stanno chiedendo al governo di estendere a tutti i lavoratori, colpiti da questa nuova ondata sismica, la cassa integrazione da noi richiesta è già prevista dal decreto legge 189/16, approvato dopo il terremoto del 24 agosto scorso". E' quanto si legge in una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil delle Marche. "Pertanto, consigliamo i lavoratori che si trovano in queste condizioni -spiega la nota dei sindacati- di non interrompere il rapporto di lavoro e di rivolgersi immediatamente al sindacato per valutare assieme le più opportune iniziative. Il sostegno al reddito dovrebbe riguardare i lavoratori di tutti i settori privati (industria, artigianato, terziario, agricoltura, appalti), compresi i dipendenti delle piccole imprese. La copertura si dovrebbe estendere a tutte le tipologie contrattuali, compresi i lavoratori para-subordinati e autonomi, e dovrebbe essere retroattiva, a partire cioè dalla data dell'evento sismico". Inoltre, "la cassa integrazione -spiegano ancora Cgil, Cisl e Uil- dovrebbe essere garantita ai lavoratori delle imprese danneggiate dal terremoto ma anche a coloro che, a causa del terremoto, non sono in condizioni di recarsi al lavoro". "Ci siamo attivati, già dopo il 24 agosto, per affrontare i disagi creati dal sisma che coinvolgono più direttamente i lavoratori e i pensionati: garantire la continuità lavorativa, il sostegno al reddito o l'assistenza negli adempimenti amministrativi, sollecitare interventi che garantiscano l'attività scolastica, l'assistenza sociale e sanitaria, i trasporti, gli alloggi temporanei, attivare interventi di solidarietà", avvertono. Tutte le sedi di Cgil, Cisl, Uil della regione sono, inoltre, a disposizione per garantire assistenza negli adempimenti fiscali, previdenziali e amministrativi che possano riguardare i lavoratori e i pensionati. Infine, verrà rafforzata ulteriormente, l'iniziativa promossa da Cgil, Cisl e Uil nazionali, in collaborazione con alcune associazioni delle imprese, per la raccolta di fondi fra lavoratori, pensionati e imprese, che verranno destinate a interventi su servizi e strutture di pubblica utilità per le popolazioni colpite dal terremoto.
“Occorre rilanciare la raccolta dei fondi per le aree terremotate del centro Italia. Il sindacato ed i lavoratori faranno la loro parte”. È questo l’appello della Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan su twitter che aggiunge in una nota: “Questo è il momento della solidarietà e dell’unità del nostro paese colpito in queste ore ancora una volta dalla violenza del terremoto. Siamo vicini alle popolazioni di Umbria, Marche e Lazio così duramente segnate dal sisma. La Cisl farà ogni sforzo per raccogliere fondi attraverso la sottoscrizione che abbiamo già avviato, in modo da assicurare il sostegno concreto ai cittadini che hanno perso la casa, il lavoro o la propria attività economica. Ma il Governo deve accelerare l’avvio del piano di ricostruzione già annunciato e di messa in sicurezza di tutto il territorio nazionale, richiamando anche l’Europa alle proprie responsabilità in questo momento così difficile e tragico del nostro paese”.
(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)