"Il lavoro, all'interno del sistema sanitario, è l'elemento più qualificante e più importante. Lo devono capire -incalzano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl- il ministro della salute, i governatori delle regioni, i direttori delle aziende: serve investire sui professionisti e gli operatori, sul loro benessere, sulla crescita delle competenze, sulla formazione, per fare salute in modo
qualificato e sostenibile economicamente. Non bloccare il turn over, i contratti di lavoro e tagliare le prestazioni".
"Per questo ribadiamo il nostro no alle deroghe e chiediamo un confronto vero con il governo e le regioni sulle condizioni
organizzative e professionali dei servizi, sugli investimenti e sulla programmazione dei prossimi anni del sistema sanitario. E chiediamo naturalmente - concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - di aprire la trattativa per il rinnovo contrattuale, con risorse adeguate e con la disponibilità ad aggiornare l'ordinamento professionale e gli istituti contrattuali del salario e delle tutele dei lavoratori".
I sindacati hanno ricordato che "il personale del servizio sanitario è diminuito in 5 anni di oltre 20mila unità, il ricambio generazionale è inesistente e l'età media si è alzata in modo preoccupante. I lavoratori che per ragioni di salute non possono esercitare al meglio sono oltre il 20% del personale delle aziende sanitarie e ospedaliere. Questi numeri presentano una fotografia preoccupante, considerato quanto questo settore sia strategico sia per il benessere dei cittadini che per l'economia del nostro Paese"."Il lavoro, all'interno del sistema sanitario, è l'elemento più qualificante e più importante", hanno sottolineato Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl, aggiungendo: "Lo devono capire il ministro della salute, i governatori delle regioni, i direttori delle aziende: serve investire sui professionisti e gli operatori, sul loro benessere, sulla crescita delle competenze, sulla formazione, per fare salute in modo qualificato e sostenibile economicamente. Non
bloccare il turn over, i contratti di lavoro e tagliare le prestazioni"."Per questo ribadiamo il nostro no alle deroghe e chiediamo un confronto vero con il governo e le regioni sulle condizioni organizzative e professionali dei servizi, sugli investimenti e sulla programmazione dei prossimi anni del sistema sanitario. E naturalmente - hanno concluso Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - chiediamo di aprire la trattativa per il rinnovo contrattuale, con risorse adeguate e con la disponibilità ad aggiornare l'ordinamento professionale e gli istituti contrattuali del salario e delle tutele dei lavoratori".