I sindacati generali, quelli dei medici e del personale sanitario scrivono al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro della Salute, Roberto Speranza e al commissario delegato Domenico Arcuri esprimendo "sconcerto e rabbia" e chiedendo di cancellare la norma del decreto sul potenziamento del servizio sanitario (decreto legge 9 marzo 2020 n.14, art. 7) perchè favorirebbe, involontariamente, il contagio da coronavirus. Si tratta della norma che consente ai sanitari esposti a pazienti Covid-19 di non essere più posti in quarantena, "prevedendone la sospensione dal lavoro solo in caso di sintomaticità manifesta o di positività acclarata". Proprio in queste ore drammatiche in cui si moltiplicano le attestazioni di solidarietà dei cittadini nei confronti del personale sanitario - notano i sindacati - facciamo i conti con provvedimenti sbagliati e con alcune inefficienze organizzative insopportabili e molto pericolose per la salute pubblica". Prevedere che questi lavoratori - scrivono i sindacati - pur se sottoposti a sorveglianza sanitaria, continuino a lavorare anche se potenzialmente infetti, correndo così il rischio di diffondere involontariamente il contagio, è profondamente sbagliata e va corretta, anche perchè potrebbe peggiorare la diminuzione di personale". "Inoltre è di queste ore - si legge - la distribuzione in diverse regioni, da parte delle aziende sanitarie, di mascherine in tessuto sintetico che non possiedono i requisiti necessari per garantire l'adeguata protezione a chi opera nelle strutture dedicate alla cura del Covid-19. Questo sommato alla oramai cronica scarsità dei dispositivi, che porta le aziende a veri e propri razionamenti, ove presenti, oltre a mettere a repentaglio la salute degli operatori e delle persone, sta generando un diffuso e fortissimo malumore in un personale sottoposto ad un carico senza precedenti. I sindacati, anche in vista dell'emanazione dei prossimi decreti, chiedono l’attivazione di un tavolo di crisi specifico col ministero della Salute che consenta il monitoraggio e la segnalazione delle situazioni più critiche presenti sul territorio nazionale, dando così la possibilità alle organizzazioni sindacali di dare un contributo fattivo".Firmano la lettera i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Maurizio Landini, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo, di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi, di Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Area Medica, Andrea Filippi, Biagio Papotto, Roberto Bonfili.