L’industria siciliana brucia al fuoco della disoccupazione: dal 2007 al 2018 sono andati persi 11 mila posti di lavoro. Dati inequivocabili per una crisi di settore gravissima che rischia di peggiorare in assenza di una politica di rilancio". L'allarme arriva dalla Cisl e dalla Femca Sicilia che, nel corso del Consiglio generale della federazione, hanno puntato il dito contro la mancanza di una strategia complessiva per un comparto che viene criminalizzato invece che potenziato. "Si ritiene sbagliando - afferma Franco Parisi, segretario generale Femca Cisl Sicilia - che l'industria sia sinonimo di inquinamento, mentre le esperienze di vari Paesi nel mondo ci mostrano che può esserci uno sviluppo eco-sostenibile, a patto di investire nelle giuste tecnologie e nella formazione degli addetti". Per il segretario della Femca, "la sensazione è quella che si voglia procedere a una dismissione lenta ma inesorabile dell'industria nell'isola". "L'eutanasia del comparto sarebbe una scelta illogica - aggiunge Parisi - perchè i numeri parlano chiaro: una regione con 5 milioni di abitanti e un territorio così ampio e vario per morfologia e anche per distanze, ha bisogno di un'economia diversificata, che coniughi la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale e ambientale, anche in chiave turistica, con la presenza di industrie all'avanguardia ed eco sostenibili".
Il leader Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, chiede al governo Musumeci di indicare quale strategia si intenda adottare per il settore nell'isola. "Non chiaro quale sia il disegno industriale dell'esecutivo regionale che appare disinteressato - aggiunge Cappuccio. Siamo i primi a sostenere che si deve pensare a modelli innovativi, da sostenere e incentivare, di impianti eco sostenibili e a bassissimo impatto ambientale". Il segretario generale della Cisl Sicilia annuncia che il sindacato sta lanciando una serie di iniziative nei territori per accendere i riflettori sulla necessità di un rilancio dell'industria. Per il segretario generale della Femca nazionale, Nora Garofalo, "la politica deve smettere di considerare la Sicilia solo come una passerella elettorale, come territorio utile solo per raccogliere voti. Le legittime istanze dei siciliani devono diventare la priorità nell'agenda politica, e bene ha fatto la Cisl a lanciare iniziative in grado di riportare la Sicilia e tutto il Mezzogiorno all'attenzione di chi ci governa". E sulle accuse di inquinamento rivolte all'industria: "La storia recente ci dimostra che il binomio lavoro-ambiente è assolutamente percorribile. La sostenibilità ambientale coniugata alla produzione industriale - conclude Garofalo - è sempre stata nostro cavallo di battaglia, e il tema sarà al centro dell'assemblea organizzativa della nostra categoria e della Cisl".