Massima adesione allo sciopero del settore del marmo questa mattina, organizzato da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Massa Carrara, dopo la morte del cavatore Nicola Mazzucchelli, 46 anni, padre di 4 figli, colpito ieri mattina da una sfera diamantata sul posto di lavoro. A monte (in cava) hanno aderito il 100% dei lavoratori; sul piano invece ( segherie e laboratori del marmo) l’80%, per un totale di circa 1900 operai del marmo. Il sindaco di Carrara Angelo Zubbani ha raccolto l’appello del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi per la convocazione di un tavolo sia politico che tecnico, in cui discutere di sicurezza in cava. Verranno discusse diverse idee: i sindacati di categoria annunciano, intanto, la volontà di chiedere la riduzione degli orari di lavoro per gli operatori a monte, mentre viene proposta la riapertura di un Pronto Soccorso che possa servire i bacini marmiferi.
"L’ennesima tragedia ci dice che non deve mai calare il livello di attenzione su una questione troppo importante, la sicurezza. Basta sensibilizzare e far crescere il senso di rispetto nei confronti di un lavoro pericoloso come questo? - chiedono i sindacati in una nota - Alla luce degli infortuni che ci sono stati negli ultimi tempi probabilmente bisogna fare di più. Lavorare meno e meglio rispettando le norme attualmente in vigore che eppure ci sono ma vengono eluse. Non ci possiamo rassegnare a queste tragedie".
I funerali di Mazzucchelli si terranno giovedì mattina