Cantieri navali fermi per un’ora alla fine di ogni turno e un’ora di sciopero in tutte le aziende metalmeccaniche della provincia di La Spezia. È questa la risposta che oggi hanno voluto dare i sindacati al drammatico incidente che ieri ha spezzato la vita di Luciano Stiffi, un operaio quarantaduenne della ditta consorzio Unitec, impegnato nei lavori di manutenzione di una nave della Marina militare, all’interno del cantiere Fincantieri di Muggiano. Stiffi è stato colpito da un tubo ed ha riportato la frattura della scatola cranica. Arrivato al pronto soccorso dell’ospedale San Martino con l’elicottero in condizioni disperate, è morto poco dopo per un arresto cardiaco nelle salette di rianimazione.
"Un'altra vita spezzata - scrivono i sindacati -, l'ennesima assurda morte sul lavoro. Il nostro dolore, quello di tutti i lavoratori che rappresentiamo, si unisce idealmente a quello dei familiari e dei colleghi di lavoro. Un’altra vittima che pone, nuovamente, il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro spesso messa in secondo piano rispetto ad esigenze di riduzione dei tempi e dei costi. Il sindacato richiede con forza che sia fatta chiarezza in tempi brevi, da parte degli organi competenti, su eventuali negligenze e responsabilità".
Ieri, intanto, la Cisl e la Fim Liguria hanno proposto una raccolta fondi tra lavoratori e Fincantieri per aiutare la famiglia di Stiffi. “Chiediamo a tutti i lavoratori della Fincantieri ligure di devolvere un’ora del proprio stipendio in favore della famiglia dell’operaio, e all’azienda di attivarsi immediatamente per rendere possibile questa operazione, partecipando fattivamente al sostegno dei familiari della vittima”, si legge in una nota della Cisl, nella quale il sindacato esprime “profondo cordoglio e sentite condoglianze” alla famiglia della vittima.