Domani i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil parteciperanno, con i vertici della Confidustria sarda, ad una riunione nazionale in cui rappresentanti dei lavoratori e del mondo dell’impresa esamineranno le proposte unitariamente elaborate a proposito di Masterplan per il Sud. "Sindacati e imprese sarde - osserva Oriana Putzolu, segretaria generale della Cisl sarda - si attrezzano per far partire il progetto governativo, ma non conoscono le intenzioni e soprattutto i programmi della Regione. Il Masterplan si attua, infatti, attraverso Patti, che riguardano le singole regioni e le aree metropolitane. La Cisl sarda, e non solo la Cisl, non ha ancora ricevuto una nota informale, neppure una semplice ’punta di bigliettò sulle intenzioni della Giunta riguardanti opere da realizzare e interventi da effettuare attraverso il Master Plan. È noto che col Masterplan per il Sud - prosegue Putzolu - il governo nazionale intende rilanciare il tema del Mezzogiorno nel nostro Paese. Stiamo parlando di circa 95 miliardi di euro a disposizione da qui al 2023 per politiche di sviluppo. Non si conosce ancora quale sarà la quota destinata alla Sardegna e alla città metropolitana di Cagliari, ma questo non giustifica l’assenza o il silenzio sulla proposta progettuale sarda". "Le priorità della strategia del masterplan saranno le seguenti - conclude la leader della Cisl sarda - occupazione, imprese, rete infrastrutturale materiale e immateriale, efficienza amministrativa. Lungo questa rotta la Regione deve individuare le priorità degli interventi, la loro fattibilità reale (criterio di valutazione sarà anche la certezza e velocità dei tempi d’esecuzione), senza dimenticare la necessità del riequilibrio territoriale, declinando a livello regionale e locale la "strategia nazionale di specializzazione intelligente".