Dopo le cinque dimissioni registrate ieri nell'amministrazione capitolina, oggi pomeriggio il primo esecutivo a Cinque Stelle senza l'assessore al Bilancio, partecipate e patrimonio Marcello Minenna che ha lasciato insieme al capo di gabinetto Carla Romana Raineri. Ieri via anche i vertici Atac e l'amministratore di Ama. "Non ci fermiamo", assicura la sindaca Raggi, che è già al lavoro per selezionare i curriculum per sostituire Minenna, Raineri e i vertici di Ama e Atac. "Obiettivo - spiegano dallo staff della sindaca interpellati sui tempi delle scelte - è trovare le personalità migliori".
Ma per i sindacati occorre fare presto. ''La tempesta politica di ieri con le dimissioni a catena di capo gabinetto e assessore al bilancio e dei vertici delle partecipate Atac e Ama, è un punto di non-ritorno: o si verifica un vero e proprio cambio di passo o la risposta del sindacato sarà durissima. Il tempo non è una variabile indipendente e bisogna correre per rimettere in moto la macchina amministrativa, assumendo al più presto le delibere necessarie per il lavoro, lo sviluppo e la crescita della città". Così, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino, il segretario generale della Cisl di Roma Capitale e Rieti Paolo Terrinoni e il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio Alberto Civica. ''Il sindacato confederale Cgil, Cisl e Uil, ha atteso con rispetto e pazienza la convocazione di un incontro mai arrivata, nonostante l'urgenza evidente di aprire un serio confronto sulla città, i servizi, le periferie, una tassazione locale troppo pesante, il welfare che va ripensato se vogliamo ridurre la povertà e le fragilità sociali. Le aziende comunali e la macchina pubblica vanno riorganizzate e riqualificate - aggiungono i leader sindacali - valorizzando il lavoro e le professionalità dei lavoratori con la tutela della qualità del servizio: il tutto dentro ad una idea di città e di modello di sviluppo che continua ad essere assente''.
Per la Fit Cisl "è il momento di porre fine alle polemiche, alle calunnie, alle veline che girano. Se vogliamo rimettere in piedi le due aziende, dobbiamo lavorare insieme". E’ quanto dichiara in una nota Antonio Piras, segretario generale della Fit-Cisl, a proposito delle dimissioni dei vertici di Ama ed Atac. "L'uscita del dg di Atac, considerata la situazione dei trasporti a Roma, non ci sembra una grave perdita - prosegue Antonio Piras - Guardiamo già a domani. Serve un cambio di passo, che non è pensabile senza l'apporto costruttivo dei sindacati. Puntare il dito, inventare accuse contro di noi o contro i lavoratori non serve a nulla: ci siamo sempre detti disponibili a sederci a un tavolo e trovare una soluzione condivisa. I romani e i turisti hanno diritto a una città più pulita e a trasporti più efficienti, così come i circa 8mila dipendenti di Ama e i 12mila di Atac hanno il diritto a non vedersi umiliati tutti i giorni da accuse velenose e vaghe, ma piuttosto a vedere rilanciato il loro ruolo e le aziende per cui lavorano".
Sulla stessa linea il commento di Francesco Sorrentino, segretario generale Fit Cisl Lazio, che a Roma Capitale assicura “la disponibilità a confrontarci positivamente per costruire insieme un futuro più roseo e virtuoso per le aziende capitoline, per far sì che Roma abbia il giusto trasporto pubblico e pulizia della città. Solo in questo modo, tutti insieme, potremmo ridare dignità a quei lavoratori che fino ad oggi per effetto di scelte sbagliate sono stati quelli che hanno pagato".