Futuro occupazionale e rilancio produttivo del porto di Gioia Tauro al centro dell’incontro tenuto ieri a Palazzo Chigi, concluso con l’istituzione dell’Agenzia per il lavoro e con l’Accordo di programma per il rilancio del porto, che consentono la tutela dei lavoratori e una prospettiva di sviluppo.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, che ha partecipato al tavolo su Gioia Tauro presieduto dal sottosegretario De Vincenti, commenta positivamente l’esito dell’incontro: "Si è compiuto un passo avanti importante oggi per Gioia Tauro a Palazzo Chigi - afferma - con l’istituzione dell’Agenzia per il lavoro e con l’Accordo di programma per il rilancio del porto, che consentono la tutela dei lavoratori e una prospettiva di sviluppo".
Presenti anche le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Sul. I vertici del Gruppo Mct erano rappresentati dalla presidente Battistello e da Grasso. Aprendo i lavori, De Vincenti ha posto il tema Gioia Tauro come di grande rilevanza nazionale. Oliverio, dal canto suo, ha riassunto i termini dell’attuale situazione. Ha, anzitutto, richiamato le condizioni oggettive del mercato del transhipment e quelle peculiari del porto di Gioia, a partire dai ritardi accumulati nella realizzazione delle opere inserite nell’Apq. Ha, quindi, evidenziato le condizioni attuali, sottolineando il contributo diretto della Regione, con risorse proprie, al rilancio del porto, a partire dai quaranta milioni destinati, con il Patto per la Calabria, al bacino di carenaggio. Ha evidenziato che nel Patto si è concordato con il presidente del Consiglio Renzi la necessità di sottoporre alla Commissione Europea la proposta di Zes nel porto e nel retroporto, nonchè le altre nuove risorse, destinate ad azioni di moltiplicazione e diversificazione delle attività nel porto e nel retroporto.