A 41 anni dalla strage di Piazza della Loggia, stamane Brescia ha ricordato le vittime della follia eversiva, rimasta tutt’ora impunita. “Sono con voi, e con i cittadini di Brescia, che non dimenticheranno mai la tremenda strage del 28 maggio 1974 - scrive tra l’altro il Capo dello Stato, Sergio Mattarella in un messaggio alla città -. Quel vile attentato stroncò otto vite umane, provocò il ferimento di un centinaio di persone e produsse una ferita profonda non solo nell’animo sconvolto dei familiari ma nell’intero corpo sociale del nostro Paese”.
Alle 10.12, orario in cui scoppiò la bomba, i presenti in Piazza Loggia hanno osservato un minuto di silenzio con i rintocchi delle campane a ricordare le vittime. “È una ferita che Brescia non riesce a rimarginare” ha detto il sindaco della città Emilio Del Bono.
Per l’occasione sono state posate due nuove formelle lungo il percorso della Memoria, la strada in ricordo di tutte le vittime del terrorismo. Le ultime formelle sono dedicate a Sergio Bazzega, Vittorio Padovani, Lino Ghedini, Francesco Lorusso, Giuseppe Ciotta, Claudio Graziosi e Settimio Passamonti.
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, in una lettera inviata al sindaco Del Bono, sottolinea come “una tragedia che sembra ormai lontana nel tempo”, debba “rimanere più che mai viva nelle nostre coscienze, per ricordarci che il nostro convivere civile e democratico è un bene che deve essere difeso e tutelato ogni giorno, lottando contro ogni forma di violenza”.
Quarantuno anni fa, quando scoppiò l’ordigno, dal palco sindacale stava intervenendo il segretario generale della Fim Cisl di Brescia, Franco Castrezzati (guarda il video).
A ricordarlo in una nota è Marco Bentivogli, segretario generale della Fim. “Non dimenticheremo mai, - scrive tra l’altro Bentivogli - che quell’azione eversiva aveva come bersaglio la convivenza, la partecipazione, la libertà politica e sindacale. Purtroppo non è finito il tempo in cui tenere alta la guardia contro ogni forma di violenza, di fanatismo, di terrorismo”.
“A questo proposito, - prosegue Bentivogli - oggi più che mai, dopo questa dolorosa storia, va garantita la possibilità di dialettica democratica in un clima che accolga e promuova il pluralismo di tutte le idee, in un momento in cui la spettacolarizzazione mediatica, promuove personaggi capaci solo di esasperare il confronto con slogan che evocano tradimenti e vendette e indicare nemici che allontanino le attenzioni dalle loro responsabilità”.
Lo scorso anno Conquiste in occasione dell'anniversario della strage di Brescia pubblicò un'intervista a Franco Castrezzati realizzata da Francesco Lauria. Vi suggeriamo di rileggerla.