Accordo raggiunto oggi al Mise per lo stabilimento Pernigotti di Novi Ligure, la produzione resterà nel sito senza esuberi. La prima intesa è con l’imprenditore Giordano Emendatori per la cessione del marchio "Maestri gelatieri" e per le relative strutture commerciali (21 dipendenti) e produttive (15) con inizio produzione dal 1 ottobre 2019. La seconda, con la cooperativa torinese Spes, è sulla reindustrializzazione della produzione di cioccolato e torrone. "L’incontro ha finalmente permesso di avviare il giusto percorso per il salvataggio industriale dello stabilimento di Novi, per il quale le lavoratrici e i lavoratori hanno lottato per quasi un anno: abbiamo toccato con mano ipotesi concrete e soluzioni utili per dare prospettive all’occupazione". Lo affermano il segretario nazionale della Fai Cisl Roberto Benaglia e il segretario della Fai Cisl Alessandria-Asti Enzo Medicina. "Sono stati siglati accordi preliminari con l’obiettivo della reindustrializzazione del sito e del reimpiego di tutte le persone ad oggi in forza, ma il contratto si dovrà formalizzare definitivamente entro il 30 settembre - spiegano i due sindacalisti, che poi aggiungono: non si può ancora dire che la Pernigotti sia salva, ma certamente è stato compiuto il primo passo per andare nella direzione dell’occupazione di tutti gli addetti sul territorio; a breve ci saranno incontri di sito e al Mise per gestire questi passaggi delicati". "La richiesta del sindacato di non delocalizzare all’estero ma di reindustrializzare il sito ha trovato risposte concrete, che dovremo approfondire nei prossimi confronti locali - rilevano i due sindacalisti. Questa vertenza - concludono Benaglia e Medicina - dimostra come le produzioni e i marchi italiani mantengano appetibilità e capacità di rilancio grazie anche alle competenze di lavoratrici e lavoratori, e come non dobbiamo mai arrenderci davanti a crisi che spesso appaiono senza soluzione".