Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente dei deputati di Forza Italia Paolo Barelli: “Fi ha sostenuto questo provvedimento fin da quando la Cisl si è prodigata nella raccolta copiosa di firme, presentando un testo che noi condividiamo. Uno dei punti più importanti" del testo della Cisl è la valorizzazione della contrattazione”, ha proseguito il capogruppo azzurro, secondo il quale la proposta di legge “fornirà gli strumenti per trovare soluzioni migliorative nell'interesse dell'azienda e dei lavoratori”. Il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi sottolinea il valore culturale e politico di questa convergenza, perché l'articolo che stiamo attuando si fonda su due principi: la Repubblica fondata sul lavoro e il valore sociale dell'impresa. Questo, per essere attuato, vede non la contrapposizione tra lavoratori e impresa ma una collaborazione. Ci auguriamo che questa proposta abbia un iter rapido”.
Andrea Giaccone, capogruppo della Lega in Commissione Lavoro, ha osservato come “negli ultimi decenni con la globalizzazione selvaggia si è perso quel senso di appartenenza del lavoratore all'impresa. Riportare i lavoratori al centro può essere un percorso condivisibile e importante”.
Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche il segretario della Cisl Luigi Sbarra: “'Grazie a tutti i gruppi parlamentari della commissione Lavoro e Finanze della Camera per il ritiro delle loro proposte di legge a favore della proposta di iniziativa popolare della Cisl. Un atto di grande responsabilità e sensibilità sociale, che promuove il metodo concertativo e pone le condizioni ideali per una rapida approvazione nei due rami del Parlamento. La sinergia tra le diverse forze politiche e sociali è fondamentale per il successo della proposta. Ora occorre lavorare affinché la proposta venga esaminata e approvata rapidamente, in un clima bipartisan mantenendo intatta la sua essenza”. La Cisl, aggiunge Sbarra, “ha raccolto quasi 400mila firme in ogni territorio a sostegno della proposta di legge sulla partecipazione, dimostrando un ampio consenso sociale - continua Sbarra - Numerose adesioni da parte di professori, intellettuali, economisti di fama internazionale, che hanno sostenuto attivamente l'iniziativa. Questo risultato evidenzia il forte supporto della società civile e del mondo accademico verso una più forte democrazia economica nelle decisioni aziendali. La partecipazione attiva dei lavoratori alla vita delle aziende è cruciale per migliorare la produttività e il benessere dei lavoratori. Promuove salari più alti, maggiore sicurezza, aziende più produttive e investimenti ben radicati nei territori. La proposta di legge mira a instaurare una cultura aziendale inclusiva e partecipativa, essenziale per il progresso economico e sociale del Paese”.
Giampiero Guadagni