Nuova tragedia dell’emigrazione. Oltre 400 migranti, la maggior parte dei quali somali, sono dati per dispersi nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere l’Italia dall’Egitto. Lo scrive il Mail online citando la Bbc in Arabo, che a sua volta cita media locali. Secondo il tabloid britannico la maggior parte dei migranti fuggiva da Somalia, Etiopia ed Eritrea. Secondo i media somali, una trentina di loro sarebbero stati tratti in salvo. L’ambasciatore somalo in Egitto ha detto alla Bbc in arabo che le vittime sarebbero oltre 400. Ieri sera, intanto, sei cadaveri sono stati recuperati su un gommone carico di migranti diretto verso l’Italia, che si trovava nel Canale di Sicilia, a circa 20 miglia dalle coste libiche. Nel corso dell’operazione, coordinata dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera, sono state salvate 108 persone, tra le quali cinque donne.
La tragedia avviene all’indomani del rientro del papa dall’isola di Lesbo, con tre famiglie di profughi siriani che il pontefice ha voluto portare con sé e che hanno trovato ospitalità presso la Comunità di Sant’Egidio.
La speranza, come ha sottolineato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, è che "il viaggio del Santo Padre a Lesbo ed il suo accorato appello alla comunità internazionale a farsi carico del dramma e della disperazione di migliaia di persone che scappano dalla guerra, dalle persecuzioni e dalla miseria” scuota “le coscienze dei Governi europei". Per la leader di Via Po, "non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questa tragedia umanitaria che si consuma nel Mediterraneo. L'Europa deve trovare una risposta solidale, di accoglienza e con politiche di integrazione nei confronti dei profughi, nel rispetto dei valori universali e della nostra cultura".