Alcune centinaia di persone stanno sfilando in corteo a Napoli all’indomani della morte di Raffaele Vettorino, il lavoratore socialmente utile di 62 anni colpito da infarto ieri mattina per inseguire un’auto che aveva travolto due colleghi forzando il blocco stradale. Al fianco degli Lsu le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. La manifestazione, partita da piazza Mancini, si concluderà davanti al palazzo della Prefettura. Tanta l’indignazione tra i precari per la tragica fine del collega. All’inizio del corteo i manifestanti hanno recitato il Padre Nostro in ricordo di Raffaele Vettorino e osservato un minuto di silenzio di un altro Lsu che si è suicidato nei giorni scorsi. Nel mirino anche le forze dell’ ordine: "Se avessero previsto i blocchi prima - sottolinea un manifestante - il nostro compagno di lavoro sarebbe ancora con noi. Non si può morire cosi per il lavoro per l’ irresponsabilità di un automobilista". La vertenza è quella della stabilizzazione degli Lsu, circa 5mila in Campania, impiegati nelle scuole e nel decoro.
In una nota la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, esprime il cordoglio di tutta l’organizzazione parlando di tragedia che "indigna tutto il Paese".
Anche la Fisascat Cisl esprime dolore per quanto accaduto, ricordando anche le ragioni della protesta organizzata davanti gli uffici del provveditorato scolastico dai sindacati regionali di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltrasporti a sostegno della vertenza dei 4mila lavoratori ex Lsu e dei cosiddetti appalti storici addetti ai servizi di pulizia e decoro impiegati nei plessi scolastici campani – 18.500 a livello nazionale - in attesa dello sblocco delle risorse del progetto “Scuole Belle” nonostante la Legge di Stabilità abbia previsto una copertura finanziaria fino al 31 agosto 2017.
La Cisl di Napoli, infine, auspica che si faccia luce al più presto e si dice vicina al dolore della famiglia del lavoratore deceduto mentre era in piazza a rivendicare un proprio diritto.