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Migranti, Gentiloni a Gruppo di contatto con premier libico

Proprio nel giorno in cui a Roma si tiene la riunione dei ministri dell'Interno del Gruppo di contatto sulla rotta migratoria del Mediterraneo centrale presieduta dal titolare del Viminale Marco Minniti, un rapporto del Consiglio Italiano per i Rifugiati (Cir), boccia il bilancio di un anno dall’accordo Ue con la Turchia. Uno Stato che mantiene tuttora la limitazione geografica alla Convenzione di Ginevra, escludendo siriani, iracheni, afgani dal riconoscimento dello status di rifugiato e che non può essere considerato un "Paese terzo sicuro" dove rinviare persone bisognose di protezione internazionale. A 12 mesi dalla sua entrata in vigore, sono migliaia gli uomini, donne e bambini bloccati in zone non sicure al di fuori dell'Europa, costretti a rotte sempre più pericolose per raggiungere il continente o intrappolati sulle isole greche. Secondo le autorità elleniche, sono ancora 14.371 le persone bloccate negli hotspot, costrette a vivere in condizioni disumane. A ciò si aggiungono le denunce delle principali ong sugli abusi ai quali sono esposti i profughi bloccati in un limbo burocratico, dove le domande dei richiedenti d'asilo e i diritti umani vengono trascurati.

Sono preoccupazioni che riguardano anche la Libia, al centro dell’incontro odierno, in corso alla scuola Superiore di Polizia. Presenti i ministri dell'Interno di Algeria, Austria, Francia, Germania, Libia, Malta, Slovenia, Svizzera, Tunisia e il Commissario Ue per le Migrazioni Dimitris Avramopoulos. Nel corso dei lavori interverrà anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Al vertice partecipa anche il premier libico Fayez al-Sarraj, giunto alla Scuola superiore di Polizia di Roma insieme all'ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Perrone. Stando a quanto anticipato dal Corriere della Sera, la Libia ha chiesto 10 navi per la ricerca e il soccorso, 10 motovedette, 4 elicotteri, 24 gommoni, 10 ambulanze , 30 jeep, 15 automobili, 30 telefoni satellitari, mute da sub, binocoli, bombole per ossigeno per controllare e fermare i flussi migratori in partenza della costa libica alla volta dell'Europa. Il tutto pari a circa 800 milioni di euro.

Oltre il 90% dei migranti che sbarcano in Europa parte dalla Libia. Nei primi due mesi e mezzo del 2017 sono arrivate 16.206 persone, più del 36% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Nella sola giornata di ieri sono stati tratti in salvo più di 3.000 migranti al largo della Libia.

E nel pomeriggio arriverà al porto di Augusta (Siracusa) la nave della Guardia costiera CP 940 Dattilo con a bordo i quasi 1.500 miranti che sono stati soccorsi in diverse operazioni, nei giorni scorsi. Tra loro molte donne e numerosi bambini, anche non accompagnati.

(Approfondimento domani su Conquiste Tabloid)

( 20 marzo 2017 )

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