Sono cominciate ieri pomeriggio a Marghera le operazioni per la demolizione di due alte torri dell’impianto Vinyls, simbolo e luogo in passato di battaglie da parte dei dipendenti a difesa del luogo di lavoro. Le due torri verranno abbattute una alla volta, con utilizzo di piccole cariche esplosive, e l’intervento, se tutto procederà secondo programma, dovrebbe concludersi domani. Sul piano della storia e della lotta sindacale di Marghera, in concomitanza con il centenario della nascita del polo industriale veneziano - come rileva Massimo Meneghetti, segretario provinciale della Femca Cisl - la demolizione delle due torri è "il simbolo del fallimento di un sistema politico-istituzionale che non ha saputo sostenere il rilancio di una impresa che comunque aveva mercato e che avrebbe potuto significare molto per Marghera e tutta la zona industriale. Oggi c’è la necessità di guardare a un rilancio dell’area produttiva attraverso la costruzione di un nuovo accordo di programma che favorisca la riconversione industriale di Venezia e di porto Marghera". "L’abbattimento delle due torri - aggiunge il sindacalista - deve essere anche un monito per il sistema affinchè si trovi una occupazione ai tanti dipendenti della Vilnys che a fine anno finisco gli ammortizzatori sociali". Tra il 2011 e il 2013, in più occasioni, le fiaccole, come veniva chiamate dai dipendenti, erano state sede di "occupazione in quota", anche per intere settimane, da parte di lavoratori e sindacalisti.